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Logo storico Calcio Catania: la curatela decide per l’asta pubblica

11-09-2025 13:56 - Campionato
Autore: Redazione

La vicenda del logo storico del Calcio Catania entra in una fase decisiva. Negli ultimi giorni, infatti, si è registrata una novità importante: il 4 settembre 2025 è stata presentata un’istanza legata alla procedura fallimentare della società etnea, che ha interessato anche il destino dello stemma che per decenni ha rappresentato il calcio cittadino. L’atto, come confermato dai Colleghi di Unica Sport, è stato trasmesso telematicamente in cancelleria, ma al momento non risulta ancora esaminato dal Tribunale.

Fonti vicine alla curatela spiegano che, indipendentemente dal contenuto dell’istanza, la decisione sul percorso da seguire sembra già tracciata: il logo storico andrà all’asta pubblica. Una scelta che non arriva all’improvviso, ma che era stata a lungo valutata come la strada più efficace per valorizzare un bene dal forte peso simbolico e affettivo, oltre che economico.

Secondo quanto trapela, la curatela avrebbe stabilito di non accorpare la vendita del logo a quella di Torre del Grifo, il centro sportivo un tempo fiore all’occhiello del club, oggi anch’esso parte della massa fallimentare. La motivazione è principalmente tecnica: i tempi necessari per la cessione dei due asset non coincidono e procedere separatamente permetterebbe di accelerare l’iter relativo al marchio, oltre che massimizzarne la valorizzazione.

Il 2 ottobre 2024, una perizia aveva stimato il logo in 46.000 euro, cifra che però la curatela ritiene possa essere superata attraverso una procedura competitiva, con la partecipazione di più soggetti interessati. In questo senso, l’asta viene vista come una vera opportunità per incrementare l’introito finale e, al tempo stesso, garantire trasparenza e pari opportunità a tutti i potenziali acquirenti.

Finora il Catania FC, che dal 2022 rappresenta la rifondazione sportiva del club dopo il fallimento della precedente società, non ha presentato alcuna proposta irrevocabile di acquisto. Questo ha contribuito a consolidare l’orientamento della curatela verso una vendita aperta, dove la nuova dirigenza rossazzurra potrà comunque partecipare, ma senza esclusiva.

La questione non riguarda solo un bene economico, ma anche — e forse soprattutto — un simbolo identitario. Il logo storico, con l’elefante e i colori rossazzurri, rappresenta oltre settant’anni di storia calcistica catanese. Quando nel 2022 il club venne rifondato come Catania SSD, poi divenuto Catania FC, la nuova società non poté utilizzare lo stemma originale, rimasto sotto la gestione della curatela fallimentare.

Fu così che nacque un nuovo logo, frutto di un concorso di idee e scelto tramite sondaggio tra i tifosi. Un emblema moderno, disegnato dal designer Giuseppe “Bob” Liuzzo, che inizialmente riportava l’anno 1946, a sottolineare la continuità con la tradizione, ma che in seguito venne modificato per rappresentare non solo la rinascita, ma anche il legame con la storia più profonda del club.

Tuttavia, per gran parte della tifoseria, il logo storico resta insostituibile. Non si tratta solo di un disegno, ma di un pezzo di identità, di ricordi, di partite vissute allo stadio e di generazioni che si sono riconosciute in quel simbolo. Ecco perché l’asta che si terrà nei prossimi mesi ha un significato che va ben oltre gli aspetti economici.

L’immediato futuro vedrà alcuni passaggi chiave: il Tribunale dovrà dare il via libera definitivo alla procedura e la curatela provvederà a pubblicare il bando ufficiale, indicando termini, modalità di partecipazione e base d’asta.

In teoria, il Catania FC potrebbe ancora presentare una proposta irrevocabile prima dell’apertura delle buste, ma l’orientamento attuale lascia pensare che la vendita si svolgerà in forma competitiva, aperta a chiunque desideri partecipare. Non si esclude, dunque, che oltre alla società rossazzurra possano farsi avanti altri soggetti, interessati a rilevare il marchio per motivi economici o, più romanticamente, per restituirlo alla città e ai tifosi.