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La voce dei giornali: il Catania convince e si gode il vertice

10-11-2025 08:26 - Rassegna Stampa
Autore: Redazione

Le principali testate concordano nel raccontare un Catania che, almeno fino alla sera del posticipo della Salernitana, respirerà l’aria leggera e vertiginosa del primato solitario. Il successo per 2-0 contro l’Altamura, maturato nella parte finale di una gara complicata, ha restituito ai rossazzurri un entusiasmo diffuso in città e nel pubblico del Massimino, capace di sfiorare ancora una volta quota 17mila nonostante il meteo incerto. Come sempre, la rassegna stampa di Forzacatania.com non sostituisce in alcun modo l’acquisto dei quotidiani in edicola.

Da “La Sicilia” arrivano i numeri che spiegano perché questo primo posto, anche se momentaneo, abbia un peso simbolico importante: miglior attacco del girone, dieci marcatori diversi, miglior difesa, zero gol subiti in casa e un Dini che ha chiuso dieci gare senza subire reti. Record che alimentano la sensazione di una squadra solida, sostenuta da una fede popolare che si rinnova domenica dopo domenica. La cronaca del quotidiano siciliano insiste anche sul valore della pazienza e della tattica e sull’efficacia delle scelte di Toscano, che nella ripresa ha cambiato volto al Catania, imprimendo velocità, ritmo e soluzioni più nitide grazie anche agli ingressi dalla panchina.

Il Quotidiano di Puglia restituisce invece la lettura della squadra sconfitta, ma non ridimensionata: un Altamura gagliardo, ben messo in campo da Mangia, per un’ora capace di tenere botta nella tana di una delle favorite del torneo. La squadra biancorossa ha sfiorato il colpaccio in avvio, ha contenuto bene le avanzate etnee e ha ceduto solo nella fase finale, dopo un forcing crescente che ha portato prima al gol di Di Gennaro sugli sviluppi di una punizione e poi al raddoppio di Cicerelli. Una sconfitta che non scalfisce l’immagine di un gruppo organizzato e coriaceo, capace di uscire a testa alta da un campo notoriamente difficile.

La partita raccontata dal Corriere dello Sport evidenzia la densità tattica dell’incontro: il Catania ha sbattuto più volte contro il blocco dell’Altamura, attento e aggressivo, e per lunghi tratti la tecnologia ha negato agli etnei gol che sembravano cosa fatta, tra tocchi giudicati involontari e fuorigiochi millimetrici. È stato solo con la girandola di cambi che Toscano ha trasformato l’inerzia della gara: prima Forte vicino al gol, poi l’inserimento vincente di Di Gennaro e infine la magia acrobatica di Cicerelli, capace di insaccare col tacco pur cadendo dopo un contrasto. Due fiammate nel momento giusto, sufficienti per prendersi la vetta e guardare gli altri dall’alto in attesa del risultato della Salernitana.

La Gazzetta dello Sport aggiunge una chiave più ampia, parlando dell’“effetto Massimino” e di una città che vede nella gara di ieri un assaggio di ciò che spera possa diventare una corsa verso la Serie B. Il quotidiano rosa sottolinea come l’approccio sia stato paziente, consapevole delle insidie di una squadra giovane e veloce come l’Altamura, brillante nella prima mezz’ora. Ma la pressione costante dei rossazzurri e la qualità dei cambi hanno fatto pendere l’equilibrio, mentre i tifosi esplodevano in un liberatorio “Vogliamo la Serie B”. Tra i dati che colorano la narrazione, la Gazzetta ricorda i 17mila sugli spalti nonostante il maltempo, l’elevato numero di giocatori già andati a segno e il pensiero speciale dedicato ad Aloi e Chilafi, infortunati gravi a cui la squadra ha rivolto una dedica durante le esultanze.

Uno sguardo più sintetico arriva da Gazzetta del Sud, che inserisce il successo etneo nel contesto della giornata calcistica siciliana, rimarcando la grande partecipazione del pubblico e ricordando come la squadra di Toscano abbia conquistato almeno per un giorno il vertice della classifica.

Infine il Giornale di Sicilia, con un tratto essenziale, riassume l’impatto della gara: il Catania imbrigliato per tre quarti dall’organizzazione dell’Altamura, poi il cross perfetto di Casasola per la zampata di Di Gennaro e la percussione di D’Ausilio trasformata da Cicerelli in gol con un colpo di tacco mentre cadeva a terra.

Dalle cronache emerge un racconto comune: una squadra che soffre ma non perde mai lucidità, che costruisce nel tempo il proprio vantaggio e che, soprattutto in casa, continua a mostrare un’identità chiara, capace di trascinare la città e di alimentare ambizioni che vanno ben oltre il risultato singolo. In attesa dei verdetti del turno, resta una sensazione condivisa: il Catania c’è, cresce, convince e – almeno per qualche ora – si gode il panorama dall’alto.