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De Silvestro: “Salerno la mia casa calcistica, a Catania anni difficili”

18-10-2025 12:12 - Campionato
Autore: Redazione

Massimiliano De Silvestro è uno di quei calciatori che hanno lasciato un segno profondo nella memoria dei tifosi della Salernitana. Ala veloce, tecnico e generoso, ha indossato la maglia granata per quattro stagioni, totalizzando 131 presenze e 16 gol, ma soprattutto una lunga scia di assist e giocate che hanno fatto sognare la curva granata. Oggi allena nel settore giovanile del Treviso Women’s, dove trasmette la sua esperienza alle nuove generazioni: “Lavorare con le ragazze è una bellissima esperienza — racconta a Il Mattino —. Mi piace aiutarle a crescere, prepararle per il futuro”.

A trent’anni di distanza, De Silvestro conserva un legame speciale con la città di Salerno. “Giocare e vivere lì è stato bellissimo, un periodo che non dimenticherò mai. Mi manca molto quella realtà, spero presto di tornare per riabbracciare i tifosi”, confessa con un tono di sincera nostalgia.

Nel corso dell’intervista a Il Mattino, l’ex esterno offensivo ha ricordato anche il calcio di Delio Rossi, l’allenatore che ne esaltò le qualità: “Quel 4-3-3 era un sistema offensivo e moderno. Lavoravamo tanto, ma i risultati ripagavano ogni sacrificio. Io ero veloce e tecnico, mi chiamavano ‘la zanzara’ perché pressavo senza sosta”.

Più degli stessi gol, per De Silvestro contavano gli assist: “Ero felice quando facevo segnare i miei compagni, soprattutto Giovanni Pisano, con cui avevo un grande affiatamento”. La Salernitana, ammette, è stata la tappa più importante della sua carriera: “Conservo ancora la maglia della finale con la Juve Stabia e alcune sciarpe regalate dai tifosi. Quelle non le darò mai via”.

Il passaggio a Catania segnò invece una fase diversa, più difficile. “Avevo già qualche problema fisico e lì sono peggiorati. Giocai poco e perdemmo la finale playoff con il Messina. Nonostante tutto, Catania resta una piazza importante. Però, rispetto a Salerno, il pubblico etneo è meno paziente: ai primi errori arrivavano le contestazioni. A Salerno, invece, il tifo ti sostiene fino all’ultimo minuto.”

Oggi De Silvestro guarda ancora con affetto alle due città che hanno segnato la sua carriera. E in vista di Catania–Salernitana, non nasconde l’emozione: “Sarà una partita tosta. La Salernitana ha tutto per tornare in Serie B, ma anche il Catania è una società ambiziosa. Prevedo un pareggio, dico 1-1.”

L’ex attaccante, ora allenatore, segue ancora da vicino la squadra granata grazie anche al figlio, grande tifoso della Salernitana: “Mi aggiorna sempre sui risultati. A Treviso alleno la figlia di Ivanoe Lanzara, che pure segue la squadra. Mi sembra un gruppo molto determinato e consapevole. La Salernitana di oggi gioca con mentalità offensiva, proprio come quella in cui ero io”.

A chi gli chiede chi, tra gli attaccanti attuali, gli somigli di più, De Silvestro risponde con modestia: “Ognuno ha le proprie qualità, ma Ferraris, Liguori e Achik possono dare tanto alla squadra. Vedo in loro lo spirito giusto”.

Infine, un pensiero per i tifosi granata: “Guai a chi li tocca. Anche quando eravamo in Serie C, ci facevano sentire calciatori da Serie A. Non li dimenticherò mai.”

Una carriera costruita sul sacrificio e sull’entusiasmo, quella di Massimiliano De Silvestro, che oggi trasmette la stessa passione alle giovani calciatrici del Treviso. Ma dentro di sé, ammette, c’è sempre un pezzo di Salerno: “È stata la mia casa calcistica, il posto dove mi sono sentito davvero un giocatore”.