Catania-Benevento, sfida d’alta quota: il Massimino resta un bunker
24-10-2025 09:30 - Campionato
Autore: Redazione
Il Corriere dello Sport non ha dubbi: quella tra Catania e Benevento è la partita più attesa dell’undicesima giornata, “il match clou che non vale solo per il primato”, come scrive il quotidiano sportivo nazionale. E non potrebbe essere altrimenti. Domenica pomeriggio, al “Massimino”, si incrociano le due formazioni più in forma del girone C, due corazzate costruite per vincere e già lanciate nella corsa verso la Serie B.
Per il Catania di Mimmo Toscano, terzo in classifica a una sola lunghezza dalla vetta, si tratta del secondo scontro diretto consecutivo dopo la vittoria sulla Salernitana. Il Benevento di Gaetano Auteri, invece, arriva in Sicilia proprio dopo aver agganciato i granata in testa, forte di una serie di prestazioni convincenti e di un attacco tra i più prolifici della categoria.
Al “Massimino” si affronteranno i due migliori attacchi e le due migliori difese del girone. Non solo: se si allarga il confronto all’intera Serie C, soltanto Ascoli e Vicenza, nei gironi centrali e settentrionali, possono vantare numeri migliori. Ma c’è un dato che rende unico il Catania: nessuno, tra le cento squadre dalla Serie A ai tre gironi di C, è ancora imbattuto in casa.
Il fortino etneo è infatti l’unico stadio d’Italia dove non è mai arrivato un gol avversario. Una striscia impressionante iniziata con il roboante 6-0 al Foggia del 24 agosto, proseguita con il 4-0 al Monopoli e poi con lo 0-0 sofferto contro il Sorrento, quando il portiere Andrea Dini parò un rigore pesantissimo a D’Ursi, salvando l’inviolabilità. Da allora, altri due successi per 2-0 – contro Siracusa e Salernitana – hanno portato a 454 minuti consecutivi senza subire reti al “Massimino”. L’ultimo gol incassato in casa risale addirittura all’11 maggio, nei playoff della scorsa stagione, firmato Merola nel finale di Catania-Pescara. Nel complesso, il Catania ha già collezionato otto clean sheet stagionali, raggiungendo l’Ascoli in cima alla speciale classifica nazionale.
Ma se la retroguardia rossazzurra rappresenta una garanzia, il Benevento non è da meno. Come sottolinea il Corriere dello Sport, i sanniti vantano la seconda miglior difesa del girone – un solo gol subito nelle ultime quattro gare – e un attacco da paura: 19 reti realizzate, appena una in meno del Catania. Il loro rendimento recente parla chiaro: sei gol nelle ultime due trasferte, ad Altamura e Potenza, con una distribuzione perfetta tra primi e secondi tempi (10 nel primo, 9 nella ripresa). Una squadra che parte fortissimo: ben cinque reti segnate nei primi quindici minuti di entrambe le frazioni, un segnale di grande concentrazione e determinazione.
Domenica, dunque, non sarà solo una sfida tra prime posizioni, ma tra due filosofie di gioco opposte. Toscano, pragmatico e attento alla fase difensiva, ha costruito un Catania solido, capace di colpire con la velocità di Cicerelli e Lunetta e con la fisicità di Forte. Auteri, invece, resta fedele alla sua identità: un calcio coraggioso, offensivo e verticale, sempre pronto a sorprendere. Il tecnico giallorosso, che conosce bene il Sud e il suo calcio, arriva in Sicilia deciso a spezzare l’incantesimo del “Massimino”.
Catania-Benevento è molto più di una partita: è uno spartiacque nella corsa alla Serie B, un confronto tra due squadre che stanno già tracciando un solco con il resto del girone. Numeri, personalità, pubblico e ambizioni: tutto lascia presagire una domenica di calcio vero, in uno stadio che si preannuncia gremito e pronto a spingere i rossazzurri verso un’altra notte da protagonisti.
Per il Catania di Mimmo Toscano, terzo in classifica a una sola lunghezza dalla vetta, si tratta del secondo scontro diretto consecutivo dopo la vittoria sulla Salernitana. Il Benevento di Gaetano Auteri, invece, arriva in Sicilia proprio dopo aver agganciato i granata in testa, forte di una serie di prestazioni convincenti e di un attacco tra i più prolifici della categoria.
Al “Massimino” si affronteranno i due migliori attacchi e le due migliori difese del girone. Non solo: se si allarga il confronto all’intera Serie C, soltanto Ascoli e Vicenza, nei gironi centrali e settentrionali, possono vantare numeri migliori. Ma c’è un dato che rende unico il Catania: nessuno, tra le cento squadre dalla Serie A ai tre gironi di C, è ancora imbattuto in casa.
Il fortino etneo è infatti l’unico stadio d’Italia dove non è mai arrivato un gol avversario. Una striscia impressionante iniziata con il roboante 6-0 al Foggia del 24 agosto, proseguita con il 4-0 al Monopoli e poi con lo 0-0 sofferto contro il Sorrento, quando il portiere Andrea Dini parò un rigore pesantissimo a D’Ursi, salvando l’inviolabilità. Da allora, altri due successi per 2-0 – contro Siracusa e Salernitana – hanno portato a 454 minuti consecutivi senza subire reti al “Massimino”. L’ultimo gol incassato in casa risale addirittura all’11 maggio, nei playoff della scorsa stagione, firmato Merola nel finale di Catania-Pescara. Nel complesso, il Catania ha già collezionato otto clean sheet stagionali, raggiungendo l’Ascoli in cima alla speciale classifica nazionale.
Ma se la retroguardia rossazzurra rappresenta una garanzia, il Benevento non è da meno. Come sottolinea il Corriere dello Sport, i sanniti vantano la seconda miglior difesa del girone – un solo gol subito nelle ultime quattro gare – e un attacco da paura: 19 reti realizzate, appena una in meno del Catania. Il loro rendimento recente parla chiaro: sei gol nelle ultime due trasferte, ad Altamura e Potenza, con una distribuzione perfetta tra primi e secondi tempi (10 nel primo, 9 nella ripresa). Una squadra che parte fortissimo: ben cinque reti segnate nei primi quindici minuti di entrambe le frazioni, un segnale di grande concentrazione e determinazione.
Domenica, dunque, non sarà solo una sfida tra prime posizioni, ma tra due filosofie di gioco opposte. Toscano, pragmatico e attento alla fase difensiva, ha costruito un Catania solido, capace di colpire con la velocità di Cicerelli e Lunetta e con la fisicità di Forte. Auteri, invece, resta fedele alla sua identità: un calcio coraggioso, offensivo e verticale, sempre pronto a sorprendere. Il tecnico giallorosso, che conosce bene il Sud e il suo calcio, arriva in Sicilia deciso a spezzare l’incantesimo del “Massimino”.
Catania-Benevento è molto più di una partita: è uno spartiacque nella corsa alla Serie B, un confronto tra due squadre che stanno già tracciando un solco con il resto del girone. Numeri, personalità, pubblico e ambizioni: tutto lascia presagire una domenica di calcio vero, in uno stadio che si preannuncia gremito e pronto a spingere i rossazzurri verso un’altra notte da protagonisti.









