Adesso occorre trasformare le perfezioni provvisorie in consapevolezze durature
21-10-2025 19:57 - Campionato
								Autore: Pier Andrea Aidala
Il Catania, con gli occhi ancora pieni dei colori del Massimino al triplice fischio del match contro la Salernitana, si getta a capofitto sul prossimo impegno casalingo che lo vedrà opposto al Benevento. Anche in occasione della sfida ai sanniti, il vecchio Cibali regalerà una cornice di pubblico da massima serie per spingere i ragazzi di Toscano verso un successo che sarebbe a dir poco significativo per il prosieguo del torneo.
Diciamolo chiaramente, il 2-0 inflitto alla Salernitana non ha regalato la vittoria del campionato agli etnei e nemmeno un’eventuale gioia contro il Benevento equivarrebbe ad un patentino di indubbia supremazia destinato a perdurare sino a Maggio. Ciò nonostante, anche alla luce degli ottimi numeri interni registrati dall’equipe rossoazzurra, il segnale lanciato a tutte le compagini del Girone C sarebbe chiaro: il Catania c’è e non ha alcuna intenzione di stare a guardare. La sensazione palpabile tra i tifosi etnei a circa 48 ore di distanza dalla fine del big match contro Inglese e soci è che in un ideale esame di maturità, più volte fallito negli anni scorsi, l’elefante abbia superato a pieni voti lo scritto e che tale perfezione d’intenti e d’esecuzione vada obbligatoriamente replicata alla prova successiva contro la squadra allenata da Auteri.
Uno dei più celebri romanzi di Gianrico Carofiglio è intitolato “Le perfezioni provvisorie” e volendo parafrasarne il titolo si potrebbe dire che anche il Catania stia vivendo un momento di temporanea perfezione: una difesa impenetrabile tra le mura amiche, esterni impeccabili in entrambe le fasi di gioco, una mediana solida e una fase offensiva nella quale Cicerelli, Lunetta e Forte divengono giornata dopo giornata maggiormente decisivi. A ciò occorre sommare il recupero di Aloi e Rolfini, in attesa della piena forma di Caturano e D’Ausilio. Per mutare definitivamente pelle e trasformare le suddette perfezioni provvisorie in certezze durature occorrerà non solo battere il Benevento la prossima domenica, ma dimostrare di essere altrettanto spietati e motivati anche nei match sulla carta più abbordabili.
Il torneo quasi certamente non avrà un padrone unico e incontrastato e soltanto chi paleserà il dono della continuità guadagnerà il pass diretto per la Serie B. Già domenica i ragazzi di Toscano saranno impegnati in una sfida se possibile più ostica della precedente contro la Salernitana. Il Benevento ha armi offensive mediamente superiori alla media della categoria e ancora una volta il tecnico calabrese sarà chiamato a preparare uno spartito perfetto per conquistare i tre punti. L’esame di maturità è alle porte e i tifosi etnei scaldano i motori.
Le recenti vittorie hanno portato entusiasmo, l’entusiasmo della piazza ha esaltato la squadra in campo. Adesso è ora di trasformare tali gioie collettive, che per definizione nel calcio sono assolutamente passeggere, in caute ma ferme consapevolezze.
Parola al rettangolo verde che, nel bene o nel male, di provvisorio al triplice fischio non ha assolutamente nulla.
Diciamolo chiaramente, il 2-0 inflitto alla Salernitana non ha regalato la vittoria del campionato agli etnei e nemmeno un’eventuale gioia contro il Benevento equivarrebbe ad un patentino di indubbia supremazia destinato a perdurare sino a Maggio. Ciò nonostante, anche alla luce degli ottimi numeri interni registrati dall’equipe rossoazzurra, il segnale lanciato a tutte le compagini del Girone C sarebbe chiaro: il Catania c’è e non ha alcuna intenzione di stare a guardare. La sensazione palpabile tra i tifosi etnei a circa 48 ore di distanza dalla fine del big match contro Inglese e soci è che in un ideale esame di maturità, più volte fallito negli anni scorsi, l’elefante abbia superato a pieni voti lo scritto e che tale perfezione d’intenti e d’esecuzione vada obbligatoriamente replicata alla prova successiva contro la squadra allenata da Auteri.
Uno dei più celebri romanzi di Gianrico Carofiglio è intitolato “Le perfezioni provvisorie” e volendo parafrasarne il titolo si potrebbe dire che anche il Catania stia vivendo un momento di temporanea perfezione: una difesa impenetrabile tra le mura amiche, esterni impeccabili in entrambe le fasi di gioco, una mediana solida e una fase offensiva nella quale Cicerelli, Lunetta e Forte divengono giornata dopo giornata maggiormente decisivi. A ciò occorre sommare il recupero di Aloi e Rolfini, in attesa della piena forma di Caturano e D’Ausilio. Per mutare definitivamente pelle e trasformare le suddette perfezioni provvisorie in certezze durature occorrerà non solo battere il Benevento la prossima domenica, ma dimostrare di essere altrettanto spietati e motivati anche nei match sulla carta più abbordabili.
Il torneo quasi certamente non avrà un padrone unico e incontrastato e soltanto chi paleserà il dono della continuità guadagnerà il pass diretto per la Serie B. Già domenica i ragazzi di Toscano saranno impegnati in una sfida se possibile più ostica della precedente contro la Salernitana. Il Benevento ha armi offensive mediamente superiori alla media della categoria e ancora una volta il tecnico calabrese sarà chiamato a preparare uno spartito perfetto per conquistare i tre punti. L’esame di maturità è alle porte e i tifosi etnei scaldano i motori.
Le recenti vittorie hanno portato entusiasmo, l’entusiasmo della piazza ha esaltato la squadra in campo. Adesso è ora di trasformare tali gioie collettive, che per definizione nel calcio sono assolutamente passeggere, in caute ma ferme consapevolezze.
Parola al rettangolo verde che, nel bene o nel male, di provvisorio al triplice fischio non ha assolutamente nulla.









