Toscano, il “Re Mida” della Serie C guida un Catania da record
28-10-2025 11:22 - Campionato
Autore: Andrea Mazzeo
Quando si parla di Mimmo Toscano, in Serie C non servono molte presentazioni. È l’allenatore che, ovunque sia passato, ha saputo trasformare le sue squadre in macchine da promozione. Quattro volte ha centrato l’obiettivo della Serie B — con Ternana, Novara, Reggina e Cesena — e non a caso in molti lo hanno ribattezzato il “Re Mida della Serie C”. Ma oggi, al suo secondo anno a Catania, il tecnico calabrese sembra aver trovato un equilibrio ancora più completo: un gruppo solido, un’identità precisa e, soprattutto, numeri che impressionano.
Dopo undici giornate del campionato in corso, il Catania di Toscano ha raccolto 24 punti, frutto di 7 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta — il 4-1 rimediato a Cosenza, unico vero passo falso finora. Un ruolino da vertice, accompagnato da 21 reti realizzate e appena 5 subite, che rappresentano il miglior dato difensivo delle squadre allenate da Toscano a questo punto della stagione. Un dato che, da solo, racconta tanto della crescita del gruppo e della mano dell’allenatore.
Il tecnico calabrese era arrivato in Sicilia con l’obiettivo di riportare stabilità e mentalità vincente in una piazza affamata di calcio. La scorsa stagione si era chiusa con un quinto posto — 53 punti conquistati, nonostante un punto di penalizzazione comminato dalla FIGC — che aveva lasciato la sensazione di un progetto in costruzione, maturo ma ancora incompiuto.
Quest’anno, però, il Catania di Toscano è scattato con un passo diverso: più continuo, più convinto, più consapevole. La squadra ha imparato a soffrire poco e a colpire con cinismo, qualità che in Serie C fanno la differenza. E se lo scorso anno le partite sembravano spesso un equilibrio instabile, oggi i rossazzurri trasmettono solidità in ogni zona del campo.
Per comprendere la portata dell’attuale rendimento, basta guardare alle stagioni che hanno consacrato Toscano come “mister promozione”.
Dopo undici giornate del campionato in corso, il Catania di Toscano ha raccolto 24 punti, frutto di 7 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta — il 4-1 rimediato a Cosenza, unico vero passo falso finora. Un ruolino da vertice, accompagnato da 21 reti realizzate e appena 5 subite, che rappresentano il miglior dato difensivo delle squadre allenate da Toscano a questo punto della stagione. Un dato che, da solo, racconta tanto della crescita del gruppo e della mano dell’allenatore.
Il tecnico calabrese era arrivato in Sicilia con l’obiettivo di riportare stabilità e mentalità vincente in una piazza affamata di calcio. La scorsa stagione si era chiusa con un quinto posto — 53 punti conquistati, nonostante un punto di penalizzazione comminato dalla FIGC — che aveva lasciato la sensazione di un progetto in costruzione, maturo ma ancora incompiuto.
Quest’anno, però, il Catania di Toscano è scattato con un passo diverso: più continuo, più convinto, più consapevole. La squadra ha imparato a soffrire poco e a colpire con cinismo, qualità che in Serie C fanno la differenza. E se lo scorso anno le partite sembravano spesso un equilibrio instabile, oggi i rossazzurri trasmettono solidità in ogni zona del campo.
Per comprendere la portata dell’attuale rendimento, basta guardare alle stagioni che hanno consacrato Toscano come “mister promozione”.
Alla Ternana 2011/12, dopo undici giornate, il tecnico aveva totalizzato 24 punti — esattamente come oggi — ma con 14 gol fatti e 7 subiti. Il campionato si concluse con la promozione e soli 19 gol incassati in 34 gare.
Al Novara 2014/15, i punti erano 19, con 15 gol segnati e 10 subiti. Anche in quel caso, la crescita arrivò con il tempo, fino al primo posto e al salto in B.
Con la Reggina 2019/20, Toscano volava già alto con 25 punti, 22 gol realizzati e 7 subiti, prima che la pandemia chiudesse anzitempo il campionato, sancendo comunque il trionfo amaranto.
Infine, al Cesena 2023/24, i numeri furono stratosferici: 26 punti, 28 gol fatti e 10 subiti dopo 11 giornate; campionato chiuso con 96 punti e un dominio totale che ha comportato l'ottenimento della promozione con quattro giornate d'anticipo terminando la stagione con un vantaggio di 21 punti sulla Torres seconda.
Eppure, il Catania di oggi presenta un tratto che neanche le sue versioni più vincenti avevano mai mostrato così chiaramente: una difesa praticamente impenetrabile. Cinque gol subiti in undici partite è un record assoluto nei percorsi promozione di Toscano, persino migliore dei 7 gol concessi con Ternana e Reggina nello stesso periodo.
Il segreto del Catania di quest’anno sembra racchiuso nella parola “equilibrio”. Toscano ha plasmato una squadra capace di difendersi con ordine e ripartire con velocità, dove tutti partecipano alla fase di non possesso e nessuno si risparmia nei raddoppi. Ma c’è anche un Catania propositivo, che gioca con qualità e cerca il gol con continuità. I 21 gol segnati lo dimostrano: un rendimento offensivo da squadra di vertice, ma ottenuto senza mai snaturarsi.
Il tecnico calabrese, d’altronde, ha costruito la sua fama proprio su questo: far convivere concretezza e ambizione, senza perdere identità. Le sue squadre non vincono solo perché “corrono più degli altri”, ma perché sanno esattamente cosa fare in ogni momento della gara.
Toscano, in fondo, è un allenatore che non ama i riflettori, ma il lavoro. Nei suoi gesti e nelle sue parole si percepisce la pazienza di un artigiano del calcio, capace di modellare i gruppi e di trarre il meglio da ogni giocatore. Il suo Catania non è figlio del caso, ma della continuità: lo stesso progetto che la scorsa stagione aveva posto le fondamenta, oggi mostra i primi veri frutti.
La differenza con le esperienze passate sta proprio qui: a Catania Toscano non è solo un vincente in missione, ma un costruttore. Ha trovato un ambiente caldo, una piazza esigente e un club organizzato, e ne ha fatto la sua opera più equilibrata.
La statistica dice che dopo 11 giornate il Catania viaggia con una media punti da promozione diretta. Ma c’è qualcosa di più: il modo in cui la squadra vince. Toscano ha riportato al Massimino la sensazione, ormai rara in Serie C, di vedere una formazione che gioca da grande, che non si disunisce, che difende e attacca con la stessa mentalità.
I numeri raccontano una storia, ma è l’atteggiamento che spiega il resto. E forse è proprio questo il segreto del “Re Mida”: non trasformare tutto in oro, ma in solidità, convinzione e continuità.
Eppure, il Catania di oggi presenta un tratto che neanche le sue versioni più vincenti avevano mai mostrato così chiaramente: una difesa praticamente impenetrabile. Cinque gol subiti in undici partite è un record assoluto nei percorsi promozione di Toscano, persino migliore dei 7 gol concessi con Ternana e Reggina nello stesso periodo.
Il segreto del Catania di quest’anno sembra racchiuso nella parola “equilibrio”. Toscano ha plasmato una squadra capace di difendersi con ordine e ripartire con velocità, dove tutti partecipano alla fase di non possesso e nessuno si risparmia nei raddoppi. Ma c’è anche un Catania propositivo, che gioca con qualità e cerca il gol con continuità. I 21 gol segnati lo dimostrano: un rendimento offensivo da squadra di vertice, ma ottenuto senza mai snaturarsi.
Il tecnico calabrese, d’altronde, ha costruito la sua fama proprio su questo: far convivere concretezza e ambizione, senza perdere identità. Le sue squadre non vincono solo perché “corrono più degli altri”, ma perché sanno esattamente cosa fare in ogni momento della gara.
Toscano, in fondo, è un allenatore che non ama i riflettori, ma il lavoro. Nei suoi gesti e nelle sue parole si percepisce la pazienza di un artigiano del calcio, capace di modellare i gruppi e di trarre il meglio da ogni giocatore. Il suo Catania non è figlio del caso, ma della continuità: lo stesso progetto che la scorsa stagione aveva posto le fondamenta, oggi mostra i primi veri frutti.
La differenza con le esperienze passate sta proprio qui: a Catania Toscano non è solo un vincente in missione, ma un costruttore. Ha trovato un ambiente caldo, una piazza esigente e un club organizzato, e ne ha fatto la sua opera più equilibrata.
La statistica dice che dopo 11 giornate il Catania viaggia con una media punti da promozione diretta. Ma c’è qualcosa di più: il modo in cui la squadra vince. Toscano ha riportato al Massimino la sensazione, ormai rara in Serie C, di vedere una formazione che gioca da grande, che non si disunisce, che difende e attacca con la stessa mentalità.
I numeri raccontano una storia, ma è l’atteggiamento che spiega il resto. E forse è proprio questo il segreto del “Re Mida”: non trasformare tutto in oro, ma in solidità, convinzione e continuità.









