Meta Catania, cade il fortino del PalaCatania: la Roma vince 2-1

La lunga imbattibilità casalinga della Covei Meta Catania Bricocity si interrompe davanti ai 1500 tifosi del PalaCatania, dove una Roma 1927 cinica e concreta si impone 2-1, infliggendo ai rossazzurri la prima sconfitta interna del 2025. Un ko che pesa più per le modalità che per il punteggio: la squadra di Juanra ha creato tanto, colpito una traversa e trovato sulla sua strada un super Ducci, autentico protagonista del match.

La gara inizia su ritmi alti e grande intensità. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma è il Catania a rendersi più pericoloso nei primi dieci minuti, costruendo almeno tre occasioni nitide. Mario Musumeci, tra i migliori in campo, sfiora il vantaggio da pochi passi, mentre Drahovsky, Pulvirenti, Turmena e Podda ci provano con insistenza, trovando però sempre la pronta risposta del portiere giallorosso Ducci.

La Roma, più attenta e compatta, capitalizza la prima vera occasione costruita: azione manovrata conclusa da Cutruneo, servito da Fortino, che con un tiro preciso supera Timm per lo 0-1. I rossazzurri reagiscono immediatamente, spinti dal calore del pubblico, ma ancora una volta Ducci si oppone ai tentativi ravvicinati di Musumeci, chiudendo la porta con interventi decisivi.

Il pareggio arriva a due minuti dall'intervallo: Podda, dopo aver sfiorato la rete in precedenza, trova il varco giusto e insacca da posizione centrale, facendo esplodere il PalaCatania. Il primo tempo si chiude così sull'1-1, con i padroni di casa in pieno controllo ma incapaci di concretizzare le tante occasioni create.

La ripresa segue lo stesso copione: la Meta Catania gestisce il possesso e attacca con continuità, ma la Roma si affida all'esperienza e alla freddezza del suo uomo più rappresentativo. Alla prima vera chance, Fortino non perdona: controllo, destro secco e nuovo vantaggio per i giallorossi.

Da lì in avanti è un assedio. Il Catania ci prova in tutti i modi — con Musumeci, Drahovsky, Podda e Turmena — ma trova sempre la saracinesca di Ducci, che chiude ogni spiraglio. Gli etnei protestano anche per un possibile rigore su Pulvirenti, trattenuto in area da Fortino, ma il direttore di gara lascia correre tra le proteste del pubblico.

Nel finale, Juanra tenta il tutto per tutto inserendo il power play, ma anche con l'uomo in più la palla non vuole saperne di entrare. Drahovsky, all'ultimo secondo, colpisce una clamorosa traversa che riassume l'intera serata: tanto impegno, tanta qualità, ma zero fortuna.