LA CALDA ESTATE ROSSAZZURRA: DAL 4 LUGLIO AL 4 AGOSTO, COSA E' CAMBIATO?
04-08-2025 12:11 - Calciomercato
Autore: Pier Andrea Aidala
L’estate rossazzurra fin qui è stata un vero e proprio saliscendi di emozioni. Il 25 giugno, data della presentazione dei nuovi tasselli dirigenziali Zarbano, Pastore e Sapienza, il sentimento diffuso tra i tifosi etnei era di cauta fiducia. Poi, il 4 luglio il buio, lo smarrimento per l’inaspettato ma pronosticabile addio di Roberto Inglese in direzione Faggiano. Colui il quale era stato unanimemente prescelto come simbolo per l’assalto alla Serie B lasciva la truppa di Mister Toscano per spostarsi sul fronte rivale salernitano. Nel giorno in cui ricorre l’indipendenza statunitense, in pochi avrebbero predetto un’impennata della campagna abbonamenti ad un mese di distanza, eppure ciò è accaduto e non per caso o esclusivamente per una questione di cuore.
Il DS Pastore nel silenzio di chi preferisce far parlare i fatti ha settimana dopo settimana consegnato a Mimmo Toscano gran parte delle pedine richieste. Nessuna spesa folle, qualche boccone amaro da ingoiare - leggasi telenovela Capomaggio - ma una direzione precisa, fatta di uomini fidati del tecnico calabrese, trattative concluse sottotraccia e arrivi di qualità ideali per lo scacchiere tattico dell’allenatore etneo.
Come se non bastasse la scrivania di Piazza Spedini si è svuotata di tanti contratti pesanti ereditati dallo scellerato Gennaio del 2024 (a proposito, di quei 13 acquisti, oggi in rosa rimangono solo Celli e Cicerelli). Il ritiro di Norcia ha consegnato diverse certezze, in primis proprio Cicerelli. Il fantasista autore di un campionato monstre a Terni è in odore di rinnovo di contratto, elemento quest’ultimo che lo eleverebbe a leader tecnico dell’elefante anche negli anni a venire.
Inoltre, la spina dorsale della formazione rossazzurra sino alla trequarti ripartirà dalle medesime certezze dello scorso ottimo finale di stagione: Dini tra i pali, Ierardi e Di Gennaro (augurandosi che le voci di “mal di pancia” siano prive di fondamenta o quantomeno destinate a svanire in fretta) in difesa, Di Tacchio in mediana e Jimenez a ridosso della punta. Sono cambiati gli esterni, con l’addio a Guglielmotti e Anastasio per Casasola e Donnarumma che pare aver donato maggiori frecce all’arco di Toscano. In avanti Forte e Rolfini sono più di una doppia scommessa, ma servirà tempo per capire quanto bene aderiranno al disegno dell’allenatore calabrese.
Dunque, cosa manca per poter mettere il Catania in prima fila per la lotta alla promozione diretta in Serie B? Per stessa ammissione di Toscano, a centrocampo occorre almeno un’altra pedina. Vallocchia ed Aloi sono nomi caldi, ma Pastore ha abituato a lavorare a fari spenti e sul suo taccuino potrebbero esserci altri profili importanti, come è stato per Martic e Corbari. Infine, una punta di rilievo in grado di accendere la piazza e gonfiare con continuità le reti, magari alternandosi e completandosi con gli altri compagni di reparto giunti in estate.
A uno schiocco di dita dalla partenza della nuova stagione, è indubbio che occorrerà migliorare lo score casalingo, vera nota negativa durante lo scorso campionato, pur mantenendo il tabellino di marcia esterno che ha accompagnato i colori rossazzurri verso gli scorsi playoff. Gli ultimi movimenti per completare la rosa etnea saranno dunque cruciali per dare un contorno chiaro alla stagione 2025-2026.
Poi come sempre a parlare sarà il rettangolo verde, con i suoi giudizi cinici e insindacabili.