Il Catania prepara il ricorso per ridurre la squalifica di Mario Ierardi
05-11-2025 08:34 - Campionato
Autore: Redazione
La pesante squalifica inflitta a Mario Ierardi ha immediatamente acceso i riflettori all’interno del Catania, che si è già messo all’opera per preparare un ricorso mirato a rivedere al ribasso le quattro giornate di stop. Secondo quanto riportato da La Sicilia, la società ha discusso a lungo le strategie da adottare, consapevole che il provvedimento rischia di privare mister Toscano di un elemento importante per un periodo non breve.
Le motivazioni del Giudice Sportivo, rese pubbliche ieri, ricostruiscono un episodio diventato rapidamente decisivo nel finale di Casertana-Catania. Ierardi, entrato in campo nonostante le condizioni fisiche precarie a causa di un virus intestinale, viene descritto come autore di un gesto definito "violento" nei confronti di un avversario, colpito "con un calcio al petto" a pallone ormai fuori dal campo. Un atto ritenuto grave, benché non abbia provocato conseguenze lesive.
È però la seconda parte dell’accaduto ad aver pesato maggiormente sulla decisione. Nelle note ufficiali si parla infatti di una "condotta irriguardosa e ingiuriosa" nei confronti della terna arbitrale, con frasi ritenute offensive pronunciate dal difensore al momento dell’espulsione. È questo mix di comportamento in campo e contestazione verbale a spiegare l’entità della squalifica, che allo stato attuale escluderebbe Ierardi dalle sfide con Altamura, Casarano, Latina e Picerno.
Il Catania, che giudica il provvedimento troppo severo, intende valorizzare nel ricorso alcuni elementi attenuanti. Innanzitutto, come ricorda La Sicilia, il difensore nel post-gara si è presentato spontaneamente dall’arbitro per porgere le proprie scuse, accompagnato da un dirigente. Inoltre la società considera rilevanti anche le parole affidate alle televisioni e ai giornali, nelle quali il giocatore ha ribadito il proprio rammarico per quanto accaduto: un segnale di responsabilità che il club spera possa incidere sulla valutazione finale.
La documentazione da presentare sarà pronta nei prossimi giorni e la società confida che l’assenza di danni per l’avversario, unita al pentimento immediato del giocatore, possa convincere gli organi competenti a ridurre almeno parzialmente la sanzione. L’obiettivo è chiaro: riportare Ierardi in gruppo prima possibile e limitare l’impatto di un episodio che, pur riconosciuto come grave, il Catania ritiene possa essere giudicato con maggiore equilibrio.
Le motivazioni del Giudice Sportivo, rese pubbliche ieri, ricostruiscono un episodio diventato rapidamente decisivo nel finale di Casertana-Catania. Ierardi, entrato in campo nonostante le condizioni fisiche precarie a causa di un virus intestinale, viene descritto come autore di un gesto definito "violento" nei confronti di un avversario, colpito "con un calcio al petto" a pallone ormai fuori dal campo. Un atto ritenuto grave, benché non abbia provocato conseguenze lesive.
È però la seconda parte dell’accaduto ad aver pesato maggiormente sulla decisione. Nelle note ufficiali si parla infatti di una "condotta irriguardosa e ingiuriosa" nei confronti della terna arbitrale, con frasi ritenute offensive pronunciate dal difensore al momento dell’espulsione. È questo mix di comportamento in campo e contestazione verbale a spiegare l’entità della squalifica, che allo stato attuale escluderebbe Ierardi dalle sfide con Altamura, Casarano, Latina e Picerno.
Il Catania, che giudica il provvedimento troppo severo, intende valorizzare nel ricorso alcuni elementi attenuanti. Innanzitutto, come ricorda La Sicilia, il difensore nel post-gara si è presentato spontaneamente dall’arbitro per porgere le proprie scuse, accompagnato da un dirigente. Inoltre la società considera rilevanti anche le parole affidate alle televisioni e ai giornali, nelle quali il giocatore ha ribadito il proprio rammarico per quanto accaduto: un segnale di responsabilità che il club spera possa incidere sulla valutazione finale.
La documentazione da presentare sarà pronta nei prossimi giorni e la società confida che l’assenza di danni per l’avversario, unita al pentimento immediato del giocatore, possa convincere gli organi competenti a ridurre almeno parzialmente la sanzione. L’obiettivo è chiaro: riportare Ierardi in gruppo prima possibile e limitare l’impatto di un episodio che, pur riconosciuto come grave, il Catania ritiene possa essere giudicato con maggiore equilibrio.









