Derby Trapani-Catania, storia di un equilibrio nervoso in vista di mercoledì
22-09-2025 09:19 - Campionato
Autore: Redazione
Numeri alla mano il bilancio è in perfetto equilibrio nel conto delle reti (21 a 21), meno nei risultati: il Trapani guida con 9 vittorie, il Catania ne ha collezionate 5, i pareggi sono 5. Ma ridurre questo derby a statistiche asciutte sarebbe un torto alla sua natura: sfide spesso tese, campi caldi, episodi destinati a restare nella memoria. E mercoledì sera, al Provinciale, il passato tornerà a bussare alla porta.
La storia comincia presto, con la “Juventus Trapani” del 23 ottobre 1932 che impone un 3-1 senza repliche ai rossazzurri al vecchio “campo degli Spalti”: Stoppa firma una doppietta, in mezzo il raddoppio di Fallai e il rigore di Cocò Nicolosi. L’anno dopo, il 1° aprile 1934, altro semaforo rosso per gli etnei (1-0 Lenzarini) in un pomeriggio di scelte prudenti e molte seconde linee. La parentesi anteguerra si chiude con il roboante 0-5 del 10 gennaio 1943: Colaussi sblocca, Romano dilaga con una tripletta e Presselli completa l’opera. È un Catania travolgente che solo la guerra riuscirà a fermare.
Nel dopoguerra entra in scena la Drepanum e la rivalità s’inaridisce in un terreno sempre spinoso. Il 7 marzo 1948 il clima al “campo Aula” è incandescente: i rossazzurri passano subito con Cadei ma la partita deraglia fra colpi duri, infortuni in serie e una sassaiola dagli spalti. Finisce 2-1 per i granata (Curti e Crocivera), ma la gara sarà ripetuta ad Agrigento il 15 aprile: lì il Catania rimonta e vince 3-2 grazie alla doppietta di Perrone, restituendo al racconto il sapore del calcio giocato. L’ultimo incrocio con la Drepanum nel ’49 è uno 0-0 prezioso per un Catania in ripartenza.
Tra il 1949 e il 1974 Catania vive il suo quarto di secolo d’oro tra A e B, ma a Trapani non è mai una passeggiata. Il 3 novembre 1974 arriva uno 0-0 “di mestiere” che incarna il pragmatismo dell’epoca. Più doloroso lo 0-1 del 9 aprile 1978: decide Messina, l’Elefante s’inceppa e per l’allenatore Matteucci è l’inizio della fine.
Il derby accende di nuovo i riflettori — letteralmente — il 30 agosto 1989 in Coppa Italia di C: sotto i fari del Provinciale brilla Dario Di Dio, che con Ghezzi firma lo 0-3 esterno. Una scossa che anticipa una serie di blitz fuori casa in stagione. Ma la ruota gira: a fine anni ’90 i granata diventano bestia nera. Il 24 settembre 1997 (Coppa) e il 28 dicembre (campionato di C2) il Trapani vince due volte, la seconda con un 3-0 pesantissimo firmato Cataldi, Mosca e Gianguzzo. Eppure, quando conta tenere il fiato, il Catania sa stringere i denti: il 18 aprile 1999 Umberto Brutto piazza una doppietta d’acciaio nello 0-2 che rilancia la corsa rossazzurra. Pochi mesi dopo, in Coppa, arriva un 2-1 granata ininfluente con tanti ragazzi etnei in campo: appunti di formazione che fanno curriculum.
L’era moderna consegna al derby nuove cornici e la prima, in Serie B, è da brividi: 16 novembre 2014, Trapani avanti 2-0 (Abate e Basso), il Catania rientra con Leto e sfiora addirittura il colpo grosso nel finale. Finisce 2-2 e lascia rimpianti a entrambe. Nel 2017, in C, il tabellino è severo: 2-0 granata, Silvestri e Reginaldo chiudono i conti già prima dell’intervallo. Nel 2019 la bilancia pende ancora lato occidentale: il 13 febbraio decide una rovesciata di Tulli in un match dalle occasioni e dai pali che gridano vendetta per gli etnei; il 2 giugno, nel ritorno della semifinale playoff, l’1-1 non basta al Catania, che chiude in otto e vede svanire una chance enorme di risalita.
Il recente passato ha aggiunto altri capitoli. Il 7 maggio 2023, a promozione rossazzurra già in tasca in D, il Trapani vince 1-0 in un pomeriggio spigoloso. L’ultimo incrocio, invece, ha sorriso all’Elefante: il 30 marzo 2025, in campionato, 0-3 al Provinciale con firme di Anastasio, Lunetta e Frisenna.
E così si arriva a mercoledì. I conti storici raccontano di un Provinciale spesso ostile per chi veste il rossazzurro: in molte uscite, l’inerzia del fattore campo ha pesato più delle gerarchie di classifica. Ma dicono anche che il derby s’è divertito a capovolgere copioni: rimonte, espulsioni, notti di Coppa, pali che tremano e occasioni mancate da un soffio. Il resto lo faranno l’aria di scirocco, i dettagli e la testa. In sfide come questa, la storia non è un’ombra: è una voce che suggerisce prudenza a chi parte favorito e coraggio a chi arriva con qualcosa da dimostrare. Mercoledì sera, al fischio d’inizio, tutto si azzera. E il racconto continua...
La storia comincia presto, con la “Juventus Trapani” del 23 ottobre 1932 che impone un 3-1 senza repliche ai rossazzurri al vecchio “campo degli Spalti”: Stoppa firma una doppietta, in mezzo il raddoppio di Fallai e il rigore di Cocò Nicolosi. L’anno dopo, il 1° aprile 1934, altro semaforo rosso per gli etnei (1-0 Lenzarini) in un pomeriggio di scelte prudenti e molte seconde linee. La parentesi anteguerra si chiude con il roboante 0-5 del 10 gennaio 1943: Colaussi sblocca, Romano dilaga con una tripletta e Presselli completa l’opera. È un Catania travolgente che solo la guerra riuscirà a fermare.
Nel dopoguerra entra in scena la Drepanum e la rivalità s’inaridisce in un terreno sempre spinoso. Il 7 marzo 1948 il clima al “campo Aula” è incandescente: i rossazzurri passano subito con Cadei ma la partita deraglia fra colpi duri, infortuni in serie e una sassaiola dagli spalti. Finisce 2-1 per i granata (Curti e Crocivera), ma la gara sarà ripetuta ad Agrigento il 15 aprile: lì il Catania rimonta e vince 3-2 grazie alla doppietta di Perrone, restituendo al racconto il sapore del calcio giocato. L’ultimo incrocio con la Drepanum nel ’49 è uno 0-0 prezioso per un Catania in ripartenza.
Tra il 1949 e il 1974 Catania vive il suo quarto di secolo d’oro tra A e B, ma a Trapani non è mai una passeggiata. Il 3 novembre 1974 arriva uno 0-0 “di mestiere” che incarna il pragmatismo dell’epoca. Più doloroso lo 0-1 del 9 aprile 1978: decide Messina, l’Elefante s’inceppa e per l’allenatore Matteucci è l’inizio della fine.
Il derby accende di nuovo i riflettori — letteralmente — il 30 agosto 1989 in Coppa Italia di C: sotto i fari del Provinciale brilla Dario Di Dio, che con Ghezzi firma lo 0-3 esterno. Una scossa che anticipa una serie di blitz fuori casa in stagione. Ma la ruota gira: a fine anni ’90 i granata diventano bestia nera. Il 24 settembre 1997 (Coppa) e il 28 dicembre (campionato di C2) il Trapani vince due volte, la seconda con un 3-0 pesantissimo firmato Cataldi, Mosca e Gianguzzo. Eppure, quando conta tenere il fiato, il Catania sa stringere i denti: il 18 aprile 1999 Umberto Brutto piazza una doppietta d’acciaio nello 0-2 che rilancia la corsa rossazzurra. Pochi mesi dopo, in Coppa, arriva un 2-1 granata ininfluente con tanti ragazzi etnei in campo: appunti di formazione che fanno curriculum.
L’era moderna consegna al derby nuove cornici e la prima, in Serie B, è da brividi: 16 novembre 2014, Trapani avanti 2-0 (Abate e Basso), il Catania rientra con Leto e sfiora addirittura il colpo grosso nel finale. Finisce 2-2 e lascia rimpianti a entrambe. Nel 2017, in C, il tabellino è severo: 2-0 granata, Silvestri e Reginaldo chiudono i conti già prima dell’intervallo. Nel 2019 la bilancia pende ancora lato occidentale: il 13 febbraio decide una rovesciata di Tulli in un match dalle occasioni e dai pali che gridano vendetta per gli etnei; il 2 giugno, nel ritorno della semifinale playoff, l’1-1 non basta al Catania, che chiude in otto e vede svanire una chance enorme di risalita.
Il recente passato ha aggiunto altri capitoli. Il 7 maggio 2023, a promozione rossazzurra già in tasca in D, il Trapani vince 1-0 in un pomeriggio spigoloso. L’ultimo incrocio, invece, ha sorriso all’Elefante: il 30 marzo 2025, in campionato, 0-3 al Provinciale con firme di Anastasio, Lunetta e Frisenna.
E così si arriva a mercoledì. I conti storici raccontano di un Provinciale spesso ostile per chi veste il rossazzurro: in molte uscite, l’inerzia del fattore campo ha pesato più delle gerarchie di classifica. Ma dicono anche che il derby s’è divertito a capovolgere copioni: rimonte, espulsioni, notti di Coppa, pali che tremano e occasioni mancate da un soffio. Il resto lo faranno l’aria di scirocco, i dettagli e la testa. In sfide come questa, la storia non è un’ombra: è una voce che suggerisce prudenza a chi parte favorito e coraggio a chi arriva con qualcosa da dimostrare. Mercoledì sera, al fischio d’inizio, tutto si azzera. E il racconto continua...
| Competizione | Stagione | Partita e Risultato | Marcatori |
| Prima Divisione | 1932-33 | Juventus Trapani-Catania 3-1 | 45′ Stoppa (T), 64′ Fallai (T), 80′ Nicolosi rig. (C), 90′ Stoppa (T) |
| Prima Divisione | 1933-34 | Juventus Trapani-Catania 1-0 | 25′ Lenzarini |
| Serie C | 1942-43 | Juventus Trapani-Catania 0-5 | 39′ Colaussi, 53′ Romano, 72′ Romano rig., 78′ Presselli, 86′ Romano |
| Serie C | 1946-47 | Drepanum Trapani-Catania 0-0 | — |
| Serie C | 1947-48 | Drepanum Trapani-Catania 2-3 | 3′ Giannitrapani (T), 20′ Prevosti (C), 40′ Perrone (C), 53′ Pedrini (T), 75′ Perrone (C) |
| Serie C | 1948-49 | Drepanum Trapani-Catania 0-0 | — |
| Serie C | 1974-75 | Trapani-Catania 0-0 | — |
| Serie C | 1977-78 | Trapani-Catania 1-0 | 14′ Messina |
| Coppa Italia Serie C | 1989-90 | Trapani-Catania 0-3 | 28′ Di Dio, 50′ Di Dio, 75′ Ghezzi |
| Coppa Italia Serie C | 1997-98 | Trapani-Catania 2-0 | 70′ Gianguzzo, 88′ Gianguzzo |
| Serie C2 | 1997-98 | Trapani-Catania 3-0 | 49′ Cataldi, 85′ Mosca, 90′ Gianguzzo |
| Serie C2 | 1998-99 | Trapani-Catania 0-2 | 70′ Brutto, 83′ Brutto |
| Coppa Italia Serie C | 1999-00 | Trapani-Catania 2-1 | 3′ Semilia (T), 7′ Salerno (T), 50′ Arrigo (C) |
| Serie B | 2014-15 | Trapani-Catania 2-2 | 10′ Abate (T), 19′ Basso (T), 47′ Leto (C), 76′ Leto (C) |
| Serie C | 2017-18 | Trapani-Catania 2-0 | 29′ Silvestri, 42′ Reginaldo |
| Serie C | 2018-19 | Trapani-Catania 1-0 | 56′ Tulli |
| Playoff Serie C | 2018-19 | Trapani-Catania 1-1 | 26′ Taugourdeau (T), 69′ Curiale (C) |
| Serie D | 2022-23 | Trapani-Catania 1-0 | 8′ Catania |
| Serie C | 2024-25 | Trapani-Catania 0-3 | 40′ Anastasio (C), 48′ Lunetta (C), 87′ Frisenna (C) |









