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Cicerelli operato: possibile rientro in 3-4 mesi per il calciatore del Catania

02-12-2025 21:00 - Comunicato Stampa
Autore: Andrea Mazzeo

Il Catania ha reso noto con un comunicato stampa che Emmanuele Pio Cicerelli è stato operato oggi a Roma, presso la clinica Villa Stuart, per stabilizzare la sindesmosi e ricomporre la frattura malleolare alla caviglia destra, conseguenza del gravissimo infortunio riportato nella gara contro il Latina. L'intervento, eseguito dal professor Forconi in artroscopia, è perfettamente riuscito e rappresenta il primo passo concreto verso il recupero del giocatore, che ha immediatamente ricevuto l'affetto e il sostegno della società, dei compagni e dello staff tecnico.

La scelta di ricorrere subito alla chirurgia e di abbandonare quasi nell'immediato l'idea di una terapia conservativa racconta più di ogni altra cosa la gravità della lesione. Una sindesmosi instabile unita a una frattura malleolare non lascia ampi margini: l'articolazione, fondamentale per corsa, cambi di direzione e contrasti, deve essere ripristinata con precisione millimetrica. Per un calciatore professionista, il bisturi diventa spesso la strada più rapida e soprattutto la più sicura per evitare esiti permanenti, rigidità o recidive.

I tempi di recupero, come sempre in questi casi, non possono essere fissati con certezza assoluta, ma la letteratura medica e gli studi sugli atleti professionisti forniscono un quadro piuttosto chiaro. Dopo un intervento di questo tipo, le prime settimane sono dedicate alla protezione della caviglia e al non carico, un periodo che può durare dalle sei alle otto settimane a seconda della risposta clinica. Solo in un secondo momento inizia la fase riabilitativa vera e propria, che procede per step graduali e controllati: prima si lavora sulla mobilità, poi sulla forza, infine sulla stabilità e sulla propriocezione, indispensabili per chi deve tornare a competere ad alti livelli.

Gli studi sulle sindesmosi operate in ambito calcistico indicano che il ritorno agli allenamenti individuali può arrivare dopo circa due o tre mesi, mentre l'ingresso in gruppo e la possibilità di giocare una partita ufficiale si collocano mediamente attorno ai tre o quattro mesi. Sono tempi che oscillano in base a vari fattori: la precisione della riduzione, l'eventuale presenza di altre lesioni, la risposta al carico progressivo e, soprattutto, l'assenza di dolore o instabilità residua. È altrettanto vero che tornare in campo non significa essere immediatamente al livello pre-infortunio: la piena ritrovata condizione, soprattutto dal punto di vista della fiducia nei movimenti più rischiosi, può richiedere ulteriore tempo.

Nel caso di Cicerelli, la buona riuscita dell'operazione rappresenta una base solida da cui ripartire. Adesso il lavoro più importante passa nelle mani dei fisioterapisti e dello staff medico, che dovranno accompagnarlo in un percorso graduale e ben programmato. Le sensazioni — come sempre in questi casi — saranno decisive: ogni passo in avanti dovrà essere confermato da risposte positive della caviglia, senza accelerazioni premature che potrebbero compromettere tutto il processo.

Il Catania, che ha subito percepito la gravità del trauma durante la gara contro il Latina, non avrà alcuna fretta di forzare i tempi. L'obiettivo è riavere Cicerelli al cento per cento, pronto a riprendersi il suo posto sulla fascia con la stessa intensità mostrata prima dell'infortunio. Fino ad allora, non gli mancheranno né il sostegno del club né quello della piazza, che gli ha sempre riconosciuto carattere, altruismo e spirito di sacrificio.