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Caturano, un addio col cuore. Inglese, un silenzio che pesa: due modi diversi di lasciare una piazza

02-09-2025 19:28 - Campionato
Autore: Redazione

Due addii, due piazze, due modi opposti di congedarsi dal proprio pubblico. Da una parte Salvatore Caturano, ceduto dal Potenza al Catania, che ha scelto parole cariche di emozione e riconoscenza per salutare i tifosi lucani; dall'altra Roberto Inglese, che ha lasciato Catania per approdare alla Salernitana senza un messaggio, senza un gesto di gratitudine verso chi lo aveva accolto e rilanciato.

Caturano, attraverso i social, ha preso tempo per salutare in maniera rispettosa la sua ex squadra e la tifoseria: “Mi sono preso qualche giorno per elaborare tutto ciò che ho vissuto […] Indossare la maglia rossoblù è stato un vero onore e sono convinto di aver ripagato, con tutto me stesso, la fiducia che mi è stata accordata dal primo giorno dalla società e dall'intera città”.

L'attaccante ha voluto sottolineare non solo l'orgoglio di aver indossato la fascia di capitano, ma anche l'importanza del titolo di capocannoniere conquistato a Potenza: “Per me si chiude una pagina di storia, di quelle belle, che custodirò nel cuore. […] Conquistare il titolo di capocannoniere mi ha regalato nuove consapevolezze e ha rappresentato per me l'ennesima testimonianza di quanto sia stata importante per la mia crescita personale e professionale l'avventura a Potenza”.

Un saluto intenso, sentito, che ha cementato ulteriormente il legame con i sostenitori rossoblù: “Grazie tifosi rossoblù per tutto ciò che mi avete regalato […] Sarò per sempre un vostro tifoso oltre che una persona realmente grata per ciò che mi avete trasmesso. Grazie Potenza!”.

All'opposto, la vicenda di Roberto Inglese a Catania. L'attaccante, dopo aver ritrovato all'ombra dell'Etna la fiducia e il rendimento di un tempo, ha scelto la strada della Salernitana senza però lasciare alcun messaggio pubblico ai tifosi rossazzurri.

Un silenzio che ha sorpreso e amareggiato la piazza catanese, che aveva accolto l'ex Parma in un momento delicato della carriera, sostenendolo fino al ritorno da bomber. Proprio quel legame, costruito settimana dopo settimana tra gol ed esultanze, si è incrinato in un attimo.

Le parole di Caturano a Potenza e il silenzio di Inglese a Catania rappresentano due modi antitetici di intendere il rapporto con la tifoseria. Se il primo ha scelto la via della gratitudine e dell'empatia, rafforzando il ricordo positivo che lascerà, il secondo ha optato per un addio silenzioso che rischia di oscurare i mesi migliori vissuti con la maglia rossazzurra.

Il calcio, si sa, è fatto di trasferimenti e nuove sfide, ma c'è un insegnamento che emerge chiaro: i tifosi non dimenticano né i gol, né le parole — e soprattutto le mancanze.