Catania-Monopoli, una sfida che attraversa epoche e stati d’animo

La storia di Catania e Monopoli non è fatta di grandi sfide di vertice o di titoli in palio, ma piuttosto di partite che hanno spesso riflesso lo stato d’animo delle due città e delle rispettive tifoserie. In quattordici incroci disputati sotto l’Etna, le emozioni non sono mai mancate: drammi sportivi, pareggi senza reti, cadute dolorose e vittorie liberatorie.

Il primo incontro al Cibali, datato 24 aprile 1988, rimane scolpito nella memoria rossazzurra. Con la squadra in piena bagarre salvezza e uno stadio che tratteneva il fiato a ogni azione, fu Pietro Puzone a scacciare la paura con una conclusione rabbiosa che valse due punti d’oro. L’anno seguente, invece, la storia prese un’altra piega: spalti semivuoti, sole primaverile e un pareggio senza sussulti che sapeva già di verdetto scritto. Era il primo di una lunga serie di 0-0 che caratterizzarono il confronto, come quello del 1990, con Collina ad arbitrare tra pioggia battente e un Cibali ridotto a cantiere.

Gli anni Novanta regalarono anche qualche lampo: nel 1992, sul neutro di Ragusa, il gol di Vincenzo Del Vecchio decise una sfida segnata dall’esilio forzato dei rossazzurri. Poi, per oltre vent’anni, il Monopoli scomparve dall’orizzonte etneo, per riapparire soltanto nel 2016. Al rientro, la squadra pugliese strappò subito uno 0-0, ma pochi mesi dopo fu travolta 4-1 in una serata di pioggia torrenziale, con Russotto e Paolucci protagonisti.

Negli anni successivi il Catania tornò a fare valere il fattore campo con alcune vittorie convincenti: nel 2017 il lampo iniziale di Curiale, nel 2018 la punizione di Lodi e il raddoppio di Angiulli, nel 2021 la rimonta guidata da Di Piazza, Dall’Oglio e Reginaldo. Ma la sfida con i pugliesi è stata anche sinonimo di amarezza: il 2 febbraio 2020 arrivò la prima, storica vittoria monopolitana al Massimino, un 0-2 firmato Fella e Donnarumma che pesò come un macigno. E ancora più dolorosa fu la notte del 22 dicembre 2021, quando il fallimento del Calcio Catania rese quasi simbolico lo 0-2 subito da Langella e Bussaglia: pioggia, spalti vuoti e un silenzio irreale accompagnarono una partita che segnò la fine di un’era.

Il nuovo corso rossazzurro ha provato a scrivere pagine diverse. Nel gennaio 2024 un gran gol di Cicerelli sembrò poter riportare entusiasmo, ma il pareggio di Bizzotto gelò il Massimino. Pochi mesi dopo, nella stagione 2024/25, è stato invece Lunetta a regalare il sorriso ai tifosi: il suo gol al 49’ ha piegato la resistenza di un Monopoli mai arrendevole, capace persino di colpire una traversa nel finale con Bruschi.

Così, tra ricordi che sanno di anni Ottanta, cadute brucianti e rinascite difficili, il bilancio pende ancora dalla parte rossazzurra, con sei successi complessivi. Ma se c’è un tratto distintivo di questa sfida, è proprio l’imprevedibilità: perché il Monopoli, pur segnando poco, ha sempre trovato il modo di rendere dura la vita al Catania. Una storia di calcio di provincia, fatta di orgoglio e resistenza, che continua a scrivere capitoli nuovi senza mai dimenticare quelli vecchi.