Catania da sogno: rimonta la capolista Brescia e vince al tie break
22-11-2025 21:12 - Volley
Autore: Redazione
Una serata che resterà impressa nella memoria del PalaCatania, quella che ha visto la Sviluppo Sud Catania piegare la capolista Brescia dopo una rimonta che ha dell’incredibile. Una gara che ha condensato emozioni, tensione, ribaltamenti improvvisi e una determinazione feroce da parte dei rossazzurri, capaci di rialzarsi dopo due set iniziali in salita e di trascinare la sfida fino al tie break, conquistando un successo che vale molto più dei due punti messi in classifica.
L’inizio del match è tutto all'insegna dell’equilibrio. Brescia prova a sganciarsi sfruttando qualche imprecisione dei padroni di casa, ma Catania resta attaccata al punteggio grazie alle iniziative di Luka Basic e alla solidità di Arinze. Un ace di Balestra regala il primo vantaggio, ma i lombardi rispondono con una difesa quasi impossibile che ribalta un punto già fatto, preludio al finale punto a punto. Sul 24 pari la maggiore lucidità degli ospiti fa la differenza e il primo set si chiude sul 26-24.
Anche il secondo parziale vive sulle stesse corde di equilibrio e intensità. Catania riesce a costruire un piccolo margine, ma Brescia ha un Lucconi incontenibile e risponde colpo su colpo, aggrappandosi alla partita con difese estreme e approfittando dei momenti di incertezza dei rossazzurri. I video check diventano parte integrante del set, con decisioni contestate da entrambe le parti, mentre l’energia del pubblico spinge i siciliani a un nuovo allungo. Arrivati a un passo dalla chiusura, però, i padroni di casa si inceppano proprio nel momento decisivo e Brescia infila un controbreak che vale il 27-25, un colpo durissimo.
La reazione di Catania nel terzo set è immediata e fragorosa. I rossazzurri rientrano in campo con determinazione feroce, scavano un solco di cinque punti e costringono più volte Zambonardi al time out. La coppia Basic–Balestra si fa sentire a muro, Jan Feri finalizza il set point e il 25-23 riapre la contesa, rimettendo completamente in discussione la partita. L’inerzia è cambiata, e la squadra lo sente.
Il quarto parziale è una battaglia costante, con scambi lunghi, difese coraggiose e un numero impressionante di challenge chiesti dalle due panchine. Nessuna riesce a prendere il largo, ma Catania mostra maturità ritrovata e riesce a gestire i momenti complicati. Quando Brescia prova a piazzare lo strappo, i rossazzurri rispondono con muri decisivi e una freddezza che non si era vista nei set precedenti. I lombardi arrivano fino a tre match point, ma vengono respinti da un Basic protagonista e da una squadra che non vuole saperne di arrendersi. Ai vantaggi, Volpe firma il sorpasso e i padroni di casa chiudono 26-24, portando la sfida al quinto set.
Il tie break è una cavalcata di entusiasmo per Catania, sospinta dall’adrenalina della rimonta e dal calore del pubblico. Gli etnei si portano avanti sin da subito, cambiano campo sull’8-5 e continuano a martellare con Cottarelli, Arinze e Basic protagonisti. La capolista prova a rientrare, annulla i primi due match point, ma alla fine deve piegarsi alla potenza dell’opposto rossazzurro che inchioda il 15-12 definitivo. Un successo pesantissimo, per la qualità dell’avversario e per la forza mentale mostrata.
Nel dopo-gara Montagnani non nasconde la soddisfazione per una vittoria che definisce importante ma non risolutiva, sottolineando quanto la squadra debba ancora crescere nella gestione dei momenti chiave: “Questa rimonta può voler dire diverse cose. Lascia un po’ di rabbia per il secondo set, perché era un altro set praticamente vinto, però tutto il resto è andato molto bene. Intanto significa che ho dato due giorni liberi ai ragazzi, se li sono meritati. È una grande vittoria contro la prima in classifica, una squadra fortissima. A tratti abbiamo rivisto qualche fantasma. Quando siamo avanti arriva sempre quel battitore che ci mette in difficoltà. Dobbiamo ancora digerire l’idea di giocare cambi palla pesanti, nei momenti in cui il pallone pesa davvero. A muro abbiamo fatto una partita straordinaria, credo più di venti muri vincenti, cosa che non capiterà ogni domenica. Però dobbiamo ancora mangiare molta pasta asciutta, soprattutto nella fase di attacco e in alcune situazioni di ricezione. Oggi resta comunque una grande vittoria. Può essere una svolta? No. Le partite sono tutte difficili, si può andare avanti e poi essere ripresi. Oggi è successo a noi l’opposto, eravamo dietro e li abbiamo raggiunti. Tutto si decide in pochi scambi. Non è una svolta. Dobbiamo restare consapevoli e mantenere aspettative realistiche. In A2 per arrivare ai playoff bisogna vincere tante partite, il cammino è lungo. Non c’è una svolta dopo una grande vittoria, così come non servono drammi dopo una sconfitta netta come quella di Pineto. Bisogna continuare a giocare. Alcuni ruoli di questa squadra sono all’inizio del percorso, serve tempo, fiducia e confidenza. Lo sapevamo già. Serve tempo, servono esperienze. Esperienza vuol dire che oggi sbaglio due e ne faccio bene una, e domani si spera che vada al contrario. Devono vivere queste partite. E questa è stata una grande dimostrazione della squadra. Sotto due a zero, dopo quel secondo set perso, si poteva tornare a casa molto prima. Invece sono rimasti lì. Hanno lottato. Ci è andata bene nel quarto e siamo stati molto bravi nel quinto”.
Cosimo Balestra, autore di una prova maiuscola, descrive l’incontro come la gara più intensa della stagione riconoscendo il valore dell’avversario: "Abbiamo battuto la capolista e in campo si è visto che, a tratti, siamo riusciti a imporci nettamente. Poteva finire anche tre a zero, senza quel passaggio a vuoto del secondo set in cui abbiamo sprecato cinque minuti decisivi. Abbiamo lasciato due punti in classifica, potevano essere tre. Parliamo comunque di una squadra davvero attrezzata. Sono primi non per caso. Oggi secondo me hanno fatto un po’ più di fatica in questo palazzetto, e noi siamo stati bravi a sfruttare ogni piccola difficoltà. In fase break siamo stati superiori. Ci abbiamo messo il cuore, perché loro sono una squadra ostile da affrontare. Cosa significa questa rimonta per la stagione? Questa vittoria ci mette nelle condizioni di capire che possiamo giocare, e potenzialmente vincere, contro chiunque. Non vuol dire che accadrà automaticamente. Però ora abbiamo la prova che, mettendoci anima e corpo, possiamo raggiungere risultati molto più alti rispetto a quelli che immaginavamo a inizio stagione”. ma anche la consapevolezza che questa squadra, se gioca con cuore e concentrazione, può ambire a molto più di quanto immaginato a inizio anno. La vittoria contro la capolista, per lui, rappresenta una prova concreta della competitività raggiunta".
Alla fine restano due punti fondamentali, ma soprattutto resta la sensazione che Catania, dopo una battaglia epica, abbia trovato nuove certezze in vista di un campionato ancora lungo e ricco di insidie. Una notte che potrebbe segnare un passo in avanti nel percorso di crescita di una squadra che ha dimostrato di poter competere con le migliori.
L’inizio del match è tutto all'insegna dell’equilibrio. Brescia prova a sganciarsi sfruttando qualche imprecisione dei padroni di casa, ma Catania resta attaccata al punteggio grazie alle iniziative di Luka Basic e alla solidità di Arinze. Un ace di Balestra regala il primo vantaggio, ma i lombardi rispondono con una difesa quasi impossibile che ribalta un punto già fatto, preludio al finale punto a punto. Sul 24 pari la maggiore lucidità degli ospiti fa la differenza e il primo set si chiude sul 26-24.
Anche il secondo parziale vive sulle stesse corde di equilibrio e intensità. Catania riesce a costruire un piccolo margine, ma Brescia ha un Lucconi incontenibile e risponde colpo su colpo, aggrappandosi alla partita con difese estreme e approfittando dei momenti di incertezza dei rossazzurri. I video check diventano parte integrante del set, con decisioni contestate da entrambe le parti, mentre l’energia del pubblico spinge i siciliani a un nuovo allungo. Arrivati a un passo dalla chiusura, però, i padroni di casa si inceppano proprio nel momento decisivo e Brescia infila un controbreak che vale il 27-25, un colpo durissimo.
La reazione di Catania nel terzo set è immediata e fragorosa. I rossazzurri rientrano in campo con determinazione feroce, scavano un solco di cinque punti e costringono più volte Zambonardi al time out. La coppia Basic–Balestra si fa sentire a muro, Jan Feri finalizza il set point e il 25-23 riapre la contesa, rimettendo completamente in discussione la partita. L’inerzia è cambiata, e la squadra lo sente.
Il quarto parziale è una battaglia costante, con scambi lunghi, difese coraggiose e un numero impressionante di challenge chiesti dalle due panchine. Nessuna riesce a prendere il largo, ma Catania mostra maturità ritrovata e riesce a gestire i momenti complicati. Quando Brescia prova a piazzare lo strappo, i rossazzurri rispondono con muri decisivi e una freddezza che non si era vista nei set precedenti. I lombardi arrivano fino a tre match point, ma vengono respinti da un Basic protagonista e da una squadra che non vuole saperne di arrendersi. Ai vantaggi, Volpe firma il sorpasso e i padroni di casa chiudono 26-24, portando la sfida al quinto set.
Il tie break è una cavalcata di entusiasmo per Catania, sospinta dall’adrenalina della rimonta e dal calore del pubblico. Gli etnei si portano avanti sin da subito, cambiano campo sull’8-5 e continuano a martellare con Cottarelli, Arinze e Basic protagonisti. La capolista prova a rientrare, annulla i primi due match point, ma alla fine deve piegarsi alla potenza dell’opposto rossazzurro che inchioda il 15-12 definitivo. Un successo pesantissimo, per la qualità dell’avversario e per la forza mentale mostrata.
Nel dopo-gara Montagnani non nasconde la soddisfazione per una vittoria che definisce importante ma non risolutiva, sottolineando quanto la squadra debba ancora crescere nella gestione dei momenti chiave: “Questa rimonta può voler dire diverse cose. Lascia un po’ di rabbia per il secondo set, perché era un altro set praticamente vinto, però tutto il resto è andato molto bene. Intanto significa che ho dato due giorni liberi ai ragazzi, se li sono meritati. È una grande vittoria contro la prima in classifica, una squadra fortissima. A tratti abbiamo rivisto qualche fantasma. Quando siamo avanti arriva sempre quel battitore che ci mette in difficoltà. Dobbiamo ancora digerire l’idea di giocare cambi palla pesanti, nei momenti in cui il pallone pesa davvero. A muro abbiamo fatto una partita straordinaria, credo più di venti muri vincenti, cosa che non capiterà ogni domenica. Però dobbiamo ancora mangiare molta pasta asciutta, soprattutto nella fase di attacco e in alcune situazioni di ricezione. Oggi resta comunque una grande vittoria. Può essere una svolta? No. Le partite sono tutte difficili, si può andare avanti e poi essere ripresi. Oggi è successo a noi l’opposto, eravamo dietro e li abbiamo raggiunti. Tutto si decide in pochi scambi. Non è una svolta. Dobbiamo restare consapevoli e mantenere aspettative realistiche. In A2 per arrivare ai playoff bisogna vincere tante partite, il cammino è lungo. Non c’è una svolta dopo una grande vittoria, così come non servono drammi dopo una sconfitta netta come quella di Pineto. Bisogna continuare a giocare. Alcuni ruoli di questa squadra sono all’inizio del percorso, serve tempo, fiducia e confidenza. Lo sapevamo già. Serve tempo, servono esperienze. Esperienza vuol dire che oggi sbaglio due e ne faccio bene una, e domani si spera che vada al contrario. Devono vivere queste partite. E questa è stata una grande dimostrazione della squadra. Sotto due a zero, dopo quel secondo set perso, si poteva tornare a casa molto prima. Invece sono rimasti lì. Hanno lottato. Ci è andata bene nel quarto e siamo stati molto bravi nel quinto”.
Cosimo Balestra, autore di una prova maiuscola, descrive l’incontro come la gara più intensa della stagione riconoscendo il valore dell’avversario: "Abbiamo battuto la capolista e in campo si è visto che, a tratti, siamo riusciti a imporci nettamente. Poteva finire anche tre a zero, senza quel passaggio a vuoto del secondo set in cui abbiamo sprecato cinque minuti decisivi. Abbiamo lasciato due punti in classifica, potevano essere tre. Parliamo comunque di una squadra davvero attrezzata. Sono primi non per caso. Oggi secondo me hanno fatto un po’ più di fatica in questo palazzetto, e noi siamo stati bravi a sfruttare ogni piccola difficoltà. In fase break siamo stati superiori. Ci abbiamo messo il cuore, perché loro sono una squadra ostile da affrontare. Cosa significa questa rimonta per la stagione? Questa vittoria ci mette nelle condizioni di capire che possiamo giocare, e potenzialmente vincere, contro chiunque. Non vuol dire che accadrà automaticamente. Però ora abbiamo la prova che, mettendoci anima e corpo, possiamo raggiungere risultati molto più alti rispetto a quelli che immaginavamo a inizio stagione”. ma anche la consapevolezza che questa squadra, se gioca con cuore e concentrazione, può ambire a molto più di quanto immaginato a inizio anno. La vittoria contro la capolista, per lui, rappresenta una prova concreta della competitività raggiunta".
Alla fine restano due punti fondamentali, ma soprattutto resta la sensazione che Catania, dopo una battaglia epica, abbia trovato nuove certezze in vista di un campionato ancora lungo e ricco di insidie. Una notte che potrebbe segnare un passo in avanti nel percorso di crescita di una squadra che ha dimostrato di poter competere con le migliori.
TABELLINO
Sviluppo Sud Catania – Gruppo Consoli Sferc Brescia 3-2 (24-26, 25-27, 25-23, 26-24, 15-12)
Arbitri: Enrico Autuori, Fabio Sumeraro
Sviluppo Sud Catania: Cottarelli 4, Basic 25, Gitto 1, Volpe 6, Arinze 29 , Feri 11, Pinelli, Carbone(L), Balestra, Marshall 1, , Caletti (L), Torosantucci, Gasparini, Parolari. All. Montagnani
Gruppo Consoli Sferc Brescia: Rossini, Cech 10, Cavuto 19, Solazzi, Tondo, Cominetti 5, Cargioli 10, Franzoni 3, Mancini, Zambonardi, Bettinzoli, Berger 13. Ghirardi, Brozzi, Lucconi 20. All. Zambonardi
Sviluppo Sud Catania – Gruppo Consoli Sferc Brescia 3-2 (24-26, 25-27, 25-23, 26-24, 15-12)
Arbitri: Enrico Autuori, Fabio Sumeraro
Sviluppo Sud Catania: Cottarelli 4, Basic 25, Gitto 1, Volpe 6, Arinze 29 , Feri 11, Pinelli, Carbone(L), Balestra, Marshall 1, , Caletti (L), Torosantucci, Gasparini, Parolari. All. Montagnani
Gruppo Consoli Sferc Brescia: Rossini, Cech 10, Cavuto 19, Solazzi, Tondo, Cominetti 5, Cargioli 10, Franzoni 3, Mancini, Zambonardi, Bettinzoli, Berger 13. Ghirardi, Brozzi, Lucconi 20. All. Zambonardi
video
Paolo Montagnani
Cosimo Balestra










