Catania, crollo improvviso: dalla vetta ai fantasmi del passato in 7 giorni
18-09-2025 12:56 - Calciomercato
Autore: Andrea Mazzeo
Una settimana è bastata per ribaltare, se non completamente modificare, la situazione morale e la classifica del Catania. La pesante sconfitta di Cosenza ha fatto riaffiorare ricordi di una stagione appena trascorsa, segnata da delusioni e frustrazioni.
Fino al successo roboante col Monopoli, con i rossazzurri in vetta solitaria, nessuno avrebbe potuto immaginare un tale crollo in appena sette giorni. Eppure, in pochissimo tempo, il clima di entusiasmo si è trasformato in un’ondata di dubbi, gli stessi che avevano contraddistinto il campionato precedente.
A Cosenza, il Catania si è presentato con la bandiera già ammainata, lasciando il pallino del gioco ai padroni di casa. In un clima quasi surreale, i silani si sono trovati di fronte l’antitesi di una squadra capolista a punteggio pieno, reduce da tre gare senza subire gol e dalla partenza perfetta costruita dagli uomini di Toscano.
Oltre al roboante poker inflitto dai “lupacchiotti”, ciò che ha davvero lasciato sbigottiti è stata la totale mancanza di aggressività della squadra etnea: sempre in ritardo sui recuperi, incapace di costruire gioco a centrocampo e protagonista, soprattutto, di una serie di clamorosi errori individuali.
Nel giro di pochi giorni, si è passati dall’essere la “capolista che fa tremare la C” a una squadra intrappolata dai fantasmi di un passato recente. Gioco inesistente, resa anticipata e, come se non bastasse, il ritorno dello spettro degli infortuni: Celli non è sceso in campo contro il Monopoli, Aloi si è fermato poco prima della sfida del “San Vito”, mentre Rolfini e il nuovo arrivato Caturano restano indisponibili da tempo, senza aver mai vestito la maglia rossazzurra in questa stagione.
A complicare la situazione ci sono anche le avversarie dirette che non rallentano.
Fino al successo roboante col Monopoli, con i rossazzurri in vetta solitaria, nessuno avrebbe potuto immaginare un tale crollo in appena sette giorni. Eppure, in pochissimo tempo, il clima di entusiasmo si è trasformato in un’ondata di dubbi, gli stessi che avevano contraddistinto il campionato precedente.
A Cosenza, il Catania si è presentato con la bandiera già ammainata, lasciando il pallino del gioco ai padroni di casa. In un clima quasi surreale, i silani si sono trovati di fronte l’antitesi di una squadra capolista a punteggio pieno, reduce da tre gare senza subire gol e dalla partenza perfetta costruita dagli uomini di Toscano.
Oltre al roboante poker inflitto dai “lupacchiotti”, ciò che ha davvero lasciato sbigottiti è stata la totale mancanza di aggressività della squadra etnea: sempre in ritardo sui recuperi, incapace di costruire gioco a centrocampo e protagonista, soprattutto, di una serie di clamorosi errori individuali.
Nel giro di pochi giorni, si è passati dall’essere la “capolista che fa tremare la C” a una squadra intrappolata dai fantasmi di un passato recente. Gioco inesistente, resa anticipata e, come se non bastasse, il ritorno dello spettro degli infortuni: Celli non è sceso in campo contro il Monopoli, Aloi si è fermato poco prima della sfida del “San Vito”, mentre Rolfini e il nuovo arrivato Caturano restano indisponibili da tempo, senza aver mai vestito la maglia rossazzurra in questa stagione.
A complicare la situazione ci sono anche le avversarie dirette che non rallentano.
La Salernitana, pur senza incantare sul piano del gioco e con qualche episodio favorevole della “Dea Bendata”, ha infilato un en plein di vittorie che l’hanno proiettata subito al vertice come nuova protagonista del girone C. Il Benevento di Auteri, fatta eccezione per la sconfitta di misura contro l’imprevedibile Casarano, ha tenuto un passo regolare e convincente, nonostante un calendario difficile che prevedeva ben tre trasferte nelle prime quattro giornate. Il Trapani, in attesa del ricorso del 26 settembre per tentare di ridurre o annullare la pesante penalizzazione di otto punti, ha comunque ottenuto tre vittorie consecutive dopo il pareggio all’esordio proprio contro il Casarano.
La situazione, adesso, è chiara: il Catania ha già “bruciato” uno dei pochi jolly concessi in un campionato che, come più volte sottolineato da Toscano, premierà la continuità. Solo chi saprà mantenere alto il livello di attenzione e seguire un ruolino di marcia costante potrà ambire al successo finale.
La sfida di sabato contro il Sorrento arriva nel momento più delicato. I rossazzurri hanno l’obbligo di far dimenticare la versione impalpabile vista in Calabria, affrontando un avversario che ha raccolto appena un punto finora ma che non ha mai dato segnali di inadeguatezza per la categoria. Tre punti, adesso, sono indispensabili per affrontare con maggiore serenità il “double” di trasferte che, in appena una settimana, porterà il Catania sui campi di Trapani e Audace Cerignola.
Un successo potrebbe inoltre aprire scenari interessanti: la Salernitana, infatti, sarà impegnata sul difficile campo di Giugliano, mentre il Benevento dovrà vedersela con l’Atalanta U23, che ieri all’Arechi avrebbe meritato di uscire con un risultato positivo. Il compito più agevole, almeno sulla carta, spetterà al Trapani, impegnato ad Altamura, anche se i pugliesi sono reduci da due risultati utili consecutivi.
La situazione, adesso, è chiara: il Catania ha già “bruciato” uno dei pochi jolly concessi in un campionato che, come più volte sottolineato da Toscano, premierà la continuità. Solo chi saprà mantenere alto il livello di attenzione e seguire un ruolino di marcia costante potrà ambire al successo finale.
La sfida di sabato contro il Sorrento arriva nel momento più delicato. I rossazzurri hanno l’obbligo di far dimenticare la versione impalpabile vista in Calabria, affrontando un avversario che ha raccolto appena un punto finora ma che non ha mai dato segnali di inadeguatezza per la categoria. Tre punti, adesso, sono indispensabili per affrontare con maggiore serenità il “double” di trasferte che, in appena una settimana, porterà il Catania sui campi di Trapani e Audace Cerignola.
Un successo potrebbe inoltre aprire scenari interessanti: la Salernitana, infatti, sarà impegnata sul difficile campo di Giugliano, mentre il Benevento dovrà vedersela con l’Atalanta U23, che ieri all’Arechi avrebbe meritato di uscire con un risultato positivo. Il compito più agevole, almeno sulla carta, spetterà al Trapani, impegnato ad Altamura, anche se i pugliesi sono reduci da due risultati utili consecutivi.