Sturaro: "Non ho nessun rimpianto. Da allenatore mi ispiro a Gasp"
22-08-2025 15:24 - News Generiche
Autore: Redazione
Fonte: Calciomercato.com
La nuova vita di Stefano Sturaro riparte dai piedi dell’Etna dove, appena un mese fa, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. L’ex centrocampista del Catania, dopo una carriera segnata da soddisfazioni ma anche da tanti infortuni, ha scelto di restare nel mondo del calcio iniziando il percorso da allenatore. Conseguito il patentino, sarà alla guida dell’Under 16 del Catania, con la volontà di crescere insieme ai ragazzi.
“Avevo ancora un anno di contratto ed è stata un’opportunità. Ho deciso di iniziare questa strada dopo alcune riflessioni fatte negli ultimi anni”, spiega Sturaro a Calciomercato.com.
L’ex Juventus e Genoa racconta come l’idea di intraprendere la carriera da allenatore lo accompagnasse già da tempo: “Quasi da un paio di stagioni. Dopo l'esperienza in Turchia ho iniziato a vedere le cose in modo diverso, a Catania avrei potuto fare di più in campo ma ho dato molto sotto altri aspetti: nella gestione dello spogliatoio, ho aiutato la società su alcune cose... E ho sempre pensato a un nuovo inizio con questo ruolo”.
Il suo obiettivo è chiaro: “Di crescere e imparare, vorrei fare un percorso graduale senza bruciare le tappe”.
E con i giovani avrà un approccio diretto: “Sicuramente sarò onesto e diretto, sia nel bene che nel male. A 16 anni sono consapevoli di come va la vita, io voglio che si fidino appieno di me”.
La carriera di Sturaro è stata spesso condizionata dalla sfortuna fisica: “La mia vita calcistica è sempre stata condizionata da bruschi stop nei momenti importanti, ogni volta ho dovuto rimboccarmi le maniche per reagire”.
Eppure, nonostante i tanti contrattempi, l’ex centrocampista non porta con sé rimpianti: “Forse da calciatore avrei potuto fare di più, ma ho dovuto convivere con gli infortuni e sono soddisfatto di com'è andata. Non ho rimpianti”.
Ripercorrendo il passato, Sturaro non dimentica i tecnici che lo hanno formato: “Gasperini e Juric mi hanno lanciato e consacrato. Mi hanno insegnato i segreti, il tipo d'atteggiamento che si sposava con le mie caratteristiche e per questo mi sento molto legato a loro due”, racconta a proposito degli attuali allenatori di Roma ed Atalanta
Con la Juventus ha invece vissuto l’apice: quattro scudetti, quattro Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. “A Torino ho toccato un livello mondiale del calcio. Ho vissuto stagioni pazzesche con giocatori, dirigenti e allenatori incredibili. Posso solo essere riconoscente”.
Indimenticabile anche il primo gol in bianconero: “Quello segnato contro il Napoli”.
Lo sguardo al futuro Oggi Sturaro si prepara a trasmettere esperienza e valori ai ragazzi del vivaio rossazzurro. Con un modello ben chiaro in mente: “Da neo allenatore mi ispiro senza dubbio di più alle caratteristiche di Gasperini”.
Il nuovo percorso inizia adesso, con la stessa grinta che lo ha contraddistinto da calciatore e con la voglia di costruire una carriera in panchina, partendo dai giovani: il primo passo di una sfida che sa già di rinascita.
“Avevo ancora un anno di contratto ed è stata un’opportunità. Ho deciso di iniziare questa strada dopo alcune riflessioni fatte negli ultimi anni”, spiega Sturaro a Calciomercato.com.
L’ex Juventus e Genoa racconta come l’idea di intraprendere la carriera da allenatore lo accompagnasse già da tempo: “Quasi da un paio di stagioni. Dopo l'esperienza in Turchia ho iniziato a vedere le cose in modo diverso, a Catania avrei potuto fare di più in campo ma ho dato molto sotto altri aspetti: nella gestione dello spogliatoio, ho aiutato la società su alcune cose... E ho sempre pensato a un nuovo inizio con questo ruolo”.
Il suo obiettivo è chiaro: “Di crescere e imparare, vorrei fare un percorso graduale senza bruciare le tappe”.
E con i giovani avrà un approccio diretto: “Sicuramente sarò onesto e diretto, sia nel bene che nel male. A 16 anni sono consapevoli di come va la vita, io voglio che si fidino appieno di me”.
La carriera di Sturaro è stata spesso condizionata dalla sfortuna fisica: “La mia vita calcistica è sempre stata condizionata da bruschi stop nei momenti importanti, ogni volta ho dovuto rimboccarmi le maniche per reagire”.
Eppure, nonostante i tanti contrattempi, l’ex centrocampista non porta con sé rimpianti: “Forse da calciatore avrei potuto fare di più, ma ho dovuto convivere con gli infortuni e sono soddisfatto di com'è andata. Non ho rimpianti”.
Ripercorrendo il passato, Sturaro non dimentica i tecnici che lo hanno formato: “Gasperini e Juric mi hanno lanciato e consacrato. Mi hanno insegnato i segreti, il tipo d'atteggiamento che si sposava con le mie caratteristiche e per questo mi sento molto legato a loro due”, racconta a proposito degli attuali allenatori di Roma ed Atalanta
Con la Juventus ha invece vissuto l’apice: quattro scudetti, quattro Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. “A Torino ho toccato un livello mondiale del calcio. Ho vissuto stagioni pazzesche con giocatori, dirigenti e allenatori incredibili. Posso solo essere riconoscente”.
Indimenticabile anche il primo gol in bianconero: “Quello segnato contro il Napoli”.
Lo sguardo al futuro Oggi Sturaro si prepara a trasmettere esperienza e valori ai ragazzi del vivaio rossazzurro. Con un modello ben chiaro in mente: “Da neo allenatore mi ispiro senza dubbio di più alle caratteristiche di Gasperini”.
Il nuovo percorso inizia adesso, con la stessa grinta che lo ha contraddistinto da calciatore e con la voglia di costruire una carriera in panchina, partendo dai giovani: il primo passo di una sfida che sa già di rinascita.
Fonte: Calciomercato.com