Pastore: “Mercato chiuso, il Catania è felice del gruppo creato”
01-09-2025 19:35 - Calciomercato
Autore: Redazione
Si è chiuso ufficialmente il mercato in entrata del Catania e, come sempre accade in questi momenti, resta il tempo per i bilanci, per raccontare i retroscena e spiegare scelte che hanno caratterizzato le ultime ore di trattative. A margine della sessione, ai microfoni di Unica Sport direttamente dallo Sheraton Hotel di Milano, è stato il direttore sportivo Ivano Pastore a tracciare un quadro chiaro: il gruppo c’è, la società è soddisfatta, ma non sono mancati i colpi di scena.
Uno di questi riguarda il possibile scambio Quaini-Buglio con la Juve Stabia. Un’operazione che sembrava potesse concretizzarsi, con l’intenzione di accontentare il centrocampista e permettergli di misurarsi in Serie B. Alla fine, però, la società campana ha cambiato obiettivo e Buglio ha preso la strada di Catanzaro. “Siamo comunque contenti – ha commentato Pastore – che Alessandro sia rimasto qui con noi”.
Sul fronte delle uscite, è stata definita la cessione in prestito di Chiarella alla Recanatese. Una scelta condivisa con il procuratore del ragazzo, convinti che un passaggio in Serie D potesse offrirgli più spazio e possibilità di crescita. Diverso invece il discorso per Luperini e De Rose, che restano in rosa almeno per ora: per il primo potrebbero aprirsi piste estere, se per permettere al calciatore di giocare.
C’è stato anche un momento in cui il nome di Frascatore è entrato sul taccuino del club. Una possibilità legata soprattutto al malumore di Allegretto, che sembrava intenzionato a cercare più spazio altrove. Quando però il difensore ha deciso di restare, la pista è tramontata in fretta. “La nostra idea – ha spiegato il ds – è sempre stata quella di consolidare il gruppo. Certo, se ci fosse stata l’occasione per migliorarlo non ci saremmo tirati indietro, ma siamo felici così”.
Uno dei capitoli più delicati riguarda invece il rinnovo di Jimenez. Pastore ha ribadito come i dialoghi siano aperti da tempo, anche se l’entourage del giocatore al momento non sembra convinto. Il ragazzo, da parte sua, resterebbe volentieri, ma la trattativa è ancora sospesa: “I matrimoni si fanno in due. Noi abbiamo presentato un’offerta vantaggiosa, lui è al centro del progetto. Rispettiamo le decisioni degli altri, ma chiediamo che anche le nostre vengano rispettate”.
Non poteva mancare un passaggio su Roberto Inglese, il cui nome nelle ultime settimane è stato al centro di voci e indiscrezioni. “Per me resta una persona speciale – ha detto Pastore – e sa cos’è la riconoscenza. Poi non so cosa sia successo tra la presentazione e la fine della scorsa settimana, quando è spuntato l’interesse del Brescia. Ognuno fa le proprie scelte, ma per me resta sempre un ragazzo particolare”.
Infine, due trattative che il direttore sportivo ha voluto rimarcare in maniera particolare: la permanenza di Cicerelli, che ha permesso di ricucire una frattura non semplice, e l’arrivo di Aloi, giocatore sempre presente nei suoi pensieri, anche se non in cima alle priorità. “Sono contento di tutti i ragazzi arrivati – ha concluso – perché si è formato un grande gruppo, coeso e motivato”.
Il mercato, insomma, si chiude con un bilancio positivo: qualche occasione sfumata, qualche nodo ancora da sciogliere, ma la certezza – per Pastore e per il Catania – di avere costruito una squadra solida, con basi chiare e con la voglia di guardare avanti solo al campo.
Uno di questi riguarda il possibile scambio Quaini-Buglio con la Juve Stabia. Un’operazione che sembrava potesse concretizzarsi, con l’intenzione di accontentare il centrocampista e permettergli di misurarsi in Serie B. Alla fine, però, la società campana ha cambiato obiettivo e Buglio ha preso la strada di Catanzaro. “Siamo comunque contenti – ha commentato Pastore – che Alessandro sia rimasto qui con noi”.
Sul fronte delle uscite, è stata definita la cessione in prestito di Chiarella alla Recanatese. Una scelta condivisa con il procuratore del ragazzo, convinti che un passaggio in Serie D potesse offrirgli più spazio e possibilità di crescita. Diverso invece il discorso per Luperini e De Rose, che restano in rosa almeno per ora: per il primo potrebbero aprirsi piste estere, se per permettere al calciatore di giocare.
C’è stato anche un momento in cui il nome di Frascatore è entrato sul taccuino del club. Una possibilità legata soprattutto al malumore di Allegretto, che sembrava intenzionato a cercare più spazio altrove. Quando però il difensore ha deciso di restare, la pista è tramontata in fretta. “La nostra idea – ha spiegato il ds – è sempre stata quella di consolidare il gruppo. Certo, se ci fosse stata l’occasione per migliorarlo non ci saremmo tirati indietro, ma siamo felici così”.
Uno dei capitoli più delicati riguarda invece il rinnovo di Jimenez. Pastore ha ribadito come i dialoghi siano aperti da tempo, anche se l’entourage del giocatore al momento non sembra convinto. Il ragazzo, da parte sua, resterebbe volentieri, ma la trattativa è ancora sospesa: “I matrimoni si fanno in due. Noi abbiamo presentato un’offerta vantaggiosa, lui è al centro del progetto. Rispettiamo le decisioni degli altri, ma chiediamo che anche le nostre vengano rispettate”.
Non poteva mancare un passaggio su Roberto Inglese, il cui nome nelle ultime settimane è stato al centro di voci e indiscrezioni. “Per me resta una persona speciale – ha detto Pastore – e sa cos’è la riconoscenza. Poi non so cosa sia successo tra la presentazione e la fine della scorsa settimana, quando è spuntato l’interesse del Brescia. Ognuno fa le proprie scelte, ma per me resta sempre un ragazzo particolare”.
Infine, due trattative che il direttore sportivo ha voluto rimarcare in maniera particolare: la permanenza di Cicerelli, che ha permesso di ricucire una frattura non semplice, e l’arrivo di Aloi, giocatore sempre presente nei suoi pensieri, anche se non in cima alle priorità. “Sono contento di tutti i ragazzi arrivati – ha concluso – perché si è formato un grande gruppo, coeso e motivato”.
Il mercato, insomma, si chiude con un bilancio positivo: qualche occasione sfumata, qualche nodo ancora da sciogliere, ma la certezza – per Pastore e per il Catania – di avere costruito una squadra solida, con basi chiare e con la voglia di guardare avanti solo al campo.