De Rose e Cosenza: un ritorno bloccato dal tecnico dei lupi Buscè

Lo scorso 21 giugno ha spento 38 candeline, ma l’esperienza di Francesco De Rose non sembra bastare per convincere il tecnico Toscano a puntare ancora su di lui. Una carriera fatta di sacrifici, vittorie in Serie C e soprattutto di personalità dentro e fuori dal campo: qualità che, fino a pochi giorni fa, sembravano poter riportare il centrocampista a Cosenza, la sua città, il suo cuore calcistico.

La trattativa era andata avanti a lungo. Il direttore sportivo dei rossoblù, Fabio Lupo, aveva aperto il dialogo con il giocatore e con il suo entourage, trovando anche l’accordo con il Catania: il club etneo avrebbe coperto più della metà dell’ingaggio, lasciando via libera al trasferimento. De Rose, dal canto suo, non pretendeva titolarità assoluta né numeri da protagonista, ma aveva accettato con maturità un ruolo più legato alla gestione dello spogliatoio, consapevole di ciò che avrebbe potuto portare in termini di esperienza e appartenenza.

Un ritorno che sembrava la chiusura del cerchio, l’occasione perfetta per concludere la carriera nella squadra che lo aveva lanciato tra i professionisti. E invece qualcosa si è inceppato. Il tecnico del Cosenza, Antonio Buscè, inizialmente favorevole, avrebbe poi cambiato idea, bloccando un’operazione che ormai pareva fatta.

Oggi il futuro di “Cicciopolpaccio” (così come era soprannominato ai tempi della militanza proprio al Cosenza, quando alcuni tifosi lo ribattezzarno così dato che i polpacci erano sembre in bella mostra quando giocava con i calzettoni abbassati). è tutto da scrivere. De Rose non rientra nei piani del Catania e la pista Cosenza si è raffreddata improvvisamente, lasciando il centrocampista in attesa di nuove opportunità. Resta però l’immagine di un leader silenzioso, pronto a dare ancora qualcosa al calcio, anche solo fuori dal rettangolo verde, in un gruppo che abbia bisogno della sua esperienza.

Il mercato è ancora lungo e per un giocatore con il suo carisma le porte difficilmente resteranno chiuse a lungo. Ma il sogno di chiudere il cerchio a Cosenza, per ora, sembra svanito.