Catania, vittoria di carattere: Forte decide un match duro col Latina
23-11-2025 16:41 - Campionato
Autore: Andrea Mazzeo
Il Catania torna a conquistare tre punti che pesano come pietre, al termine di una partita che sembrava complicarsi già prima di prendere forma. Al Massimino, in un pomeriggio in cui l'aria aveva il sapore delle gare in cui non si può sbagliare, la squadra di Toscano ritrova compattezza, ordine, carattere e quel gol che basta per piegare il Latina e lasciarsi alle spalle il passo falso di Casarano. Un 1-0 sofferto ma meritato, figlio di una prestazione che ha mescolato qualità, sacrificio e nervi saldi in una partita che ha rischiato più volte di sfuggire di mano sul piano emotivo.
La gara prende un'inerzia strana fin dai primissimi minuti. Porro entra durissimo su Cicerelli, un intervento che galvanizza i laziali più del dovuto e che invece toglie subito una pedina importante al Catania. L'arbitro si limita a un cartellino giallo che accende le proteste del Massimino e lascia Toscano obbligato al primo cambio: dentro Jimenez, chiamato a trasformare la frustrazione in gioco. E lo fa quasi immediatamente. Al nono minuto strappa il pallone, si infila nello spazio centrale con una falcata che rompe l'equilibrio della difesa avversaria e serve Forte con un assist che sembra disegnato più che pensato. L'attaccante controlla, guarda il palo lontano e affonda un diagonale perfetto che fa esplodere lo stadio. È il lampo che sposta la serata dalla parte dei rossazzurri.
Da quel momento la partita diventa un susseguirsi di occasioni create e non sfruttate dal Catania, intervallate da momenti in cui il Latina prova a giocarsi l'unica carta possibile: l'agonismo esasperato. Casasola sfiora subito il raddoppio con un tiro respinto sulla linea, Donnarumma costringe Basti a un grande intervento, Forte tenta una rovesciata a porta quasi spalancata ma colpisce male, e poco dopo Lunetta spreca un'occasione ancora più ghiotta. I rossazzurri sembrano avere il controllo del gioco, comandano nei corridoi centrali, ma non riescono a trovare il gol che chiuderebbe la partita.
Il Latina, dal canto suo, appare confuso ma pericoloso nelle poche situazioni in cui riesce a portare uomini in area. Dini deve superarsi su Parigi e poi tirare un sospiro di sollievo quando un missile di Riccardi sfiora il palo. Nel mezzo, falli non puniti, gesti al limite e un arbitraggio che lascia correre troppo, aumentando la tensione e provando a incanalare la gara su un terreno più nervoso che tecnico. Toscano chiede calma, ma è chiaro che la sua squadra deve mantenere lucidità per non cadere nella trappola.
La ripresa riparte dove era finita: il Catania crea, il Latina prova a resistere. Jimenez sfiora il gol su punizione, Forte spreca un'occasione gigantesca dopo aver saltato il portiere, Corbari tira addosso a Basti da ottima posizione, e Di Gennaro si vede respingere sulla linea quello che sembrava il 2-0 già scritto. Dall'altra parte Parigi ha due lampi che fanno tremare lo stadio: prima una girata alta di poco, poi una palla che attraversa tutta l'area senza trovare la deviazione decisiva. In mezzo, due episodi da moviola: un check FVS per un possibile rigore al Catania e un altro per uno toccato di mano sospetto di Caturano. In entrambi i casi l'arbitro lascia correre, confermando la sensazione di una partita gestita più a sensazione che a rigore di protocollo.
Toscano prova a rinfrescare la squadra, inserendo D'Ausilio, Caturano e poi Stoppa. Il Latina, invece, si affida a cambi che portano più caos che idee. Il finale è un susseguirsi di contrasti, ribaltamenti di fronte e fiammate improvvise che però non cambiano la sostanza: il Catania difende con ordine, soffre il giusto, tiene il pallone quando serve e lo spara lontano quando diventa necessario. I sei minuti di recupero scorrono lunghissimi, ma senza scosse reali. Al triplice fischio il Massimino esplode come se avesse trattenuto il fiato per tutta la partita.
Il Catania torna così alla vittoria, torna in cima alla classifica e soprattutto ritrova la consapevolezza di poter gestire partite sporche, dure, tese, nelle quali non basta giocare bene: bisogna anche saper lottare. Il Latina esce con l'ennesima sconfitta di un periodo complicato, mentre i rossazzurri chiudono la serata con la porta ancora inviolata in casa e con un messaggio chiaro al campionato: al Massimino non si passa facilmente, e quando il carattere prende il posto delle gambe, questa squadra sa come fare la differenza.
LATINA (3-5-2): Basti; Parodi, Marenco, Calabrese; Ercolano (dal 35' s.t. Quieto), De Ciancio (dal 16' s.t. Pellitteri), Hergheligiu, Riccardi (dal 35' s.t. Fasan), Porro (dal 16' s.t. Pannitteri); Parigi, Di Giovannantonio (dal 26' s.t. Gagliano). A disp. Mastrantonio, Iosa, Regonesi, De Marchi, Scravaglieri, Farneti, Pace, Ekuban. All. Bruno.
Arbitro: Zago di Conegliano
Ammoniti: Allegretto (C), Porro, Marenco, De Ciancio, Pellitteri (L).
La gara prende un'inerzia strana fin dai primissimi minuti. Porro entra durissimo su Cicerelli, un intervento che galvanizza i laziali più del dovuto e che invece toglie subito una pedina importante al Catania. L'arbitro si limita a un cartellino giallo che accende le proteste del Massimino e lascia Toscano obbligato al primo cambio: dentro Jimenez, chiamato a trasformare la frustrazione in gioco. E lo fa quasi immediatamente. Al nono minuto strappa il pallone, si infila nello spazio centrale con una falcata che rompe l'equilibrio della difesa avversaria e serve Forte con un assist che sembra disegnato più che pensato. L'attaccante controlla, guarda il palo lontano e affonda un diagonale perfetto che fa esplodere lo stadio. È il lampo che sposta la serata dalla parte dei rossazzurri.
Da quel momento la partita diventa un susseguirsi di occasioni create e non sfruttate dal Catania, intervallate da momenti in cui il Latina prova a giocarsi l'unica carta possibile: l'agonismo esasperato. Casasola sfiora subito il raddoppio con un tiro respinto sulla linea, Donnarumma costringe Basti a un grande intervento, Forte tenta una rovesciata a porta quasi spalancata ma colpisce male, e poco dopo Lunetta spreca un'occasione ancora più ghiotta. I rossazzurri sembrano avere il controllo del gioco, comandano nei corridoi centrali, ma non riescono a trovare il gol che chiuderebbe la partita.
Il Latina, dal canto suo, appare confuso ma pericoloso nelle poche situazioni in cui riesce a portare uomini in area. Dini deve superarsi su Parigi e poi tirare un sospiro di sollievo quando un missile di Riccardi sfiora il palo. Nel mezzo, falli non puniti, gesti al limite e un arbitraggio che lascia correre troppo, aumentando la tensione e provando a incanalare la gara su un terreno più nervoso che tecnico. Toscano chiede calma, ma è chiaro che la sua squadra deve mantenere lucidità per non cadere nella trappola.
La ripresa riparte dove era finita: il Catania crea, il Latina prova a resistere. Jimenez sfiora il gol su punizione, Forte spreca un'occasione gigantesca dopo aver saltato il portiere, Corbari tira addosso a Basti da ottima posizione, e Di Gennaro si vede respingere sulla linea quello che sembrava il 2-0 già scritto. Dall'altra parte Parigi ha due lampi che fanno tremare lo stadio: prima una girata alta di poco, poi una palla che attraversa tutta l'area senza trovare la deviazione decisiva. In mezzo, due episodi da moviola: un check FVS per un possibile rigore al Catania e un altro per uno toccato di mano sospetto di Caturano. In entrambi i casi l'arbitro lascia correre, confermando la sensazione di una partita gestita più a sensazione che a rigore di protocollo.
Toscano prova a rinfrescare la squadra, inserendo D'Ausilio, Caturano e poi Stoppa. Il Latina, invece, si affida a cambi che portano più caos che idee. Il finale è un susseguirsi di contrasti, ribaltamenti di fronte e fiammate improvvise che però non cambiano la sostanza: il Catania difende con ordine, soffre il giusto, tiene il pallone quando serve e lo spara lontano quando diventa necessario. I sei minuti di recupero scorrono lunghissimi, ma senza scosse reali. Al triplice fischio il Massimino esplode come se avesse trattenuto il fiato per tutta la partita.
Il Catania torna così alla vittoria, torna in cima alla classifica e soprattutto ritrova la consapevolezza di poter gestire partite sporche, dure, tese, nelle quali non basta giocare bene: bisogna anche saper lottare. Il Latina esce con l'ennesima sconfitta di un periodo complicato, mentre i rossazzurri chiudono la serata con la porta ancora inviolata in casa e con un messaggio chiaro al campionato: al Massimino non si passa facilmente, e quando il carattere prende il posto delle gambe, questa squadra sa come fare la differenza.
TABELLINO
CATANIA-LATINA 1-0
MARCATORE: 9' Forte (C).
CATANIA (3-4-2-1): Dini; Allegretto, Di Gennaro, Celli; Casasola, Corbari, Di Tacchio, Donnarumma; Lunetta (dal 21' s.t. D'Ausilio), Cicerelli (dal 7' p.t. Jimenez, dal 43' s.t. Stoppa); Forte (dal 21' s.t. Caturano). A disp. Bethers, Coco, Doni, Forti, Jimenez, Quiroz, Rolfini. All. Toscano.
LATINA (3-5-2): Basti; Parodi, Marenco, Calabrese; Ercolano (dal 35' s.t. Quieto), De Ciancio (dal 16' s.t. Pellitteri), Hergheligiu, Riccardi (dal 35' s.t. Fasan), Porro (dal 16' s.t. Pannitteri); Parigi, Di Giovannantonio (dal 26' s.t. Gagliano). A disp. Mastrantonio, Iosa, Regonesi, De Marchi, Scravaglieri, Farneti, Pace, Ekuban. All. Bruno.
Arbitro: Zago di Conegliano
Ammoniti: Allegretto (C), Porro, Marenco, De Ciancio, Pellitteri (L).
video
Gli highlights della gara Catania-Latina 1-0









