Catania travolgente: messaggio chiaro al campionato, ma con la testa a Cava
25-08-2025 09:01 - Campionato
Autore: Andrea Mazzeo
Un Catania straripante si presenta con il vestito buono della domenica davanti ad un pubblico di oltre 17.500 tifosi etnei e, soprattutto, manda un segnale forte e chiaro alle antagoniste: quest’anno il Catania c’è.
Non vogliamo cadere nei facili entusiasmi dopo il tennistico 6-0 contro il Foggia, vittima sacrificale della serata, ma è altrettanto vero che quando una squadra mostra il carattere messo in luce ieri merita le celebrazioni che le spettano.
Un Catania che ha annichilito un avversario apparso più che un cantiere aperto e totalmente sopraffatto dalla spinta incessante dei rossazzurri (e del suo pubblico).
Tante note positive da parte dei singoli, ma anche tanta coralità e gioco dell’intero gruppo. Movimenti in campo così fluidi ed aperture geometriche degne di club d’alta quota, non si vedevano al Cibali da tempo.
Inutile sottolineare come Cicerelli incarni la quinta essenza del giocatore poliedrico che a questa formazione mancava da tempo, ma bisogna dare atto a Toscano di aver plasmato bene la duttilità di molti elementi, vedasi Jimenez e Lunetta. Le chiavi delle corsie sono affidate a giocatori esperti come Donnarumma e Casasola (ma come ha giocato ieri?!?, ndr) che riescono all’occorrenza a gestire bene le sovrapposizioni con i braccetti difensivi e a trovare gli spazi giusti per le incursioni dei trequartisti. A centrocampo Aloi sembra aver blindato il suo ruolo da titolare inamovibile e difficilmente il tecnico si priverà del "ringhio" del numero 4. La difesa in toto ha gestito bene le (poche) incursioni dei pugliesi.
Anche Forte, oggetto di tante critiche a Crotone, ha fatto a sportellate contro il muro di Scaver e Felicioli con grande abnegazione e voglia di segnare. Poco importa se il gol poi sia arrivato solo dagli undici metri, ma intanto serviva sbloccarsi e così è stato.
Ok, 6-0: una festa collettiva che il Catania meritava e ci meritavamo.
Adesso testa e concentrazione, come decantato anche da Toscano, alla sfida calda di Cava de’ Tirreni, con un calciomercato ancora aperto, ed un occhio alle sfide di stasera.
Incensare sarebbe un errore, non apprezzare quanto mostrato ieri, altrettanto.
Un Catania straripante si presenta con il vestito buono della domenica davanti ad un pubblico di oltre 17.500 tifosi etnei e, soprattutto, manda un segnale forte e chiaro alle antagoniste: quest’anno il Catania c’è.
Non vogliamo cadere nei facili entusiasmi dopo il tennistico 6-0 contro il Foggia, vittima sacrificale della serata, ma è altrettanto vero che quando una squadra mostra il carattere messo in luce ieri merita le celebrazioni che le spettano.
Un Catania che ha annichilito un avversario apparso più che un cantiere aperto e totalmente sopraffatto dalla spinta incessante dei rossazzurri (e del suo pubblico).
Tante note positive da parte dei singoli, ma anche tanta coralità e gioco dell’intero gruppo. Movimenti in campo così fluidi ed aperture geometriche degne di club d’alta quota, non si vedevano al Cibali da tempo.
Inutile sottolineare come Cicerelli incarni la quinta essenza del giocatore poliedrico che a questa formazione mancava da tempo, ma bisogna dare atto a Toscano di aver plasmato bene la duttilità di molti elementi, vedasi Jimenez e Lunetta. Le chiavi delle corsie sono affidate a giocatori esperti come Donnarumma e Casasola (ma come ha giocato ieri?!?, ndr) che riescono all’occorrenza a gestire bene le sovrapposizioni con i braccetti difensivi e a trovare gli spazi giusti per le incursioni dei trequartisti. A centrocampo Aloi sembra aver blindato il suo ruolo da titolare inamovibile e difficilmente il tecnico si priverà del "ringhio" del numero 4. La difesa in toto ha gestito bene le (poche) incursioni dei pugliesi.
Anche Forte, oggetto di tante critiche a Crotone, ha fatto a sportellate contro il muro di Scaver e Felicioli con grande abnegazione e voglia di segnare. Poco importa se il gol poi sia arrivato solo dagli undici metri, ma intanto serviva sbloccarsi e così è stato.
Ok, 6-0: una festa collettiva che il Catania meritava e ci meritavamo.
Adesso testa e concentrazione, come decantato anche da Toscano, alla sfida calda di Cava de’ Tirreni, con un calciomercato ancora aperto, ed un occhio alle sfide di stasera.
Incensare sarebbe un errore, non apprezzare quanto mostrato ieri, altrettanto.