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Catania, mentalità e cura dei dettagli fanno la differenza

31-08-2025 16:02 - Campionato
Autore: Pier Andrea Aidala

Seconda giornata archiviata con successo per il Catania. Contro una Cavese ben allenata e ben strutturata, soprattutto fisicamente, gli uomini di Toscano hanno ottenuto una vittoria fondamentale e non scontata grazie ad una rete realizzata da Forte nella ripresa. La Serie C, e in particolare il girone meridionale dovrebbero, aver insegnato quanto siano proprio i match contro le compagini sulla carta meno attrezzate tecnicamente a pesare il doppio al termine del torneo.

Il "Simonetta Lamberti" è tutt’altro che un campo facile e al di là dei recenti successi, l’anno scorso fu Jimenez a decidere, alla vigilia non si poteva certo dare per ovvio un risultato positivo. La sfida di ieri ha rafforzato alcune impressioni acquisite all’esordio contro il Foggia: difesa solida ma soggetta a qualche saltuaria disattenzione da registrare, centrocampo attento e dedito al lavoro sporco più che ad un’impostazione “ragionata”, esterni sempre presenti e in grado di bucare la retroguardia avversaria, trequarti di livello assoluto per la categoria e in grado di dialogare intelligentemente con Forte prima e Lunetta poi.

La rete siglata dal centravanti romano, a volte impreciso, ma al triplice fischio decisivo, ha premiato la squadra migliore e che ha costruito di più, al di là del forcing finale dei padroni di casa. La partita poteva essere messa molto prima in cassaforte ma l’errore dal dischetto di Cicerelli ha donato qualche patema in più in una gara dura, maschia ma ben condotta dagli uomini di Toscano. A mettere il lucchetto sui tre punti ci ha poi pensato Andrea Dini, autore di un intervento di puro istinto e di innata bravura, ennesimo segnale che i pali rossazzurri abbiano finalmente trovato il guardiano adatto.

L’elemento fondamentale a Cava de’ Tirreni tuttavia è stata la mentalità: l’undici etneo ha sfoggiato una prestazione “da Serie C”, non specchiandosi sulla evidente superiorità tecnica e cercando la vittoria con pazienza e costanza. Toscano non sarà il portabandiera del bel gioco di “Guardiolana” memoria, ma in terza serie occorre concretezza e il mister calabrese lo sa bene, più di chiunque altro nella categoria. Se il mercato regalasse last minute un “geometra del centrocampo” probabilmente l’elefante avrebbe tutto ciò che il suo condottiero aveva appuntato nella “letterina dei desideri” ad inizio estate.

Da non sottovalutare infine il cambio di approccio comunicativo della società rossazzurra, probabilmente dettato da un top player del settore come Pippo Sapienza: aver dedicato all’unisono la vittoria all’irraggiungibile Stefania Sberna equivale a dare un segnale di attenzione e raccordo tra presente e passato del club etneo. Anche questo, dovuto ma non scontato.

Il primo squillo di tale cambiamento aveva assunto le sembianze delle note de “La Cura”, brano del Maestro Battiato scelto come introduzione all’ingresso dei rossazzurri al Massimino. Che sia proprio questa la parola chiave della stagione Etnea?

Cura da parte della società di Piazza Spedini nei riguardi di una maglia che rappresenta molto più che una semplice distrazione domenicale. Cura nel rettangolo verde, con protagonisti in grado di ricucire le ferite accumulate nei troppi anni di Serie C.

Godiamoci un’altra settimana serena, senza voli pindarici ma con rinnovata fiducia.