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Catania, la risposta silenziosa del club dopo le ultime polemiche arbitrali

27-11-2025 08:39 - Campionato
Autore: Redazione

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Sicilia, il Catania continua a distinguersi in un panorama calcistico spesso dominato da polemiche e toni esasperati. La linea scelta dalla dirigenza è diversa: nessuna parola sopra le righe, nessuna uscita impulsiva, ma una comunicazione misurata che tuttavia lascia intuire un’inquietudine profonda per gli ultimi episodi che hanno penalizzato la squadra.

Il messaggio diffuso dal vicepresidente Vincenzo Grella va letto proprio in questo contesto. Il dirigente ha espresso il dispiacere del club per il grave infortunio di Cicerelli, ricordando ai tifosi il lavoro svolto in estate per costruire un gruppo solido, capace di affrontare anche i momenti più difficili. Ha sottolineato come tutti, società e squadra, sentano forte la responsabilità di rappresentare i colori rossazzurri e di mantenere unito l’ambiente, soprattutto adesso che gli ostacoli si moltiplicano.

La scelta del club è stata quella di esporsi senza scendere nel clima rissoso che spesso coinvolge società e addetti ai lavori della categoria. Nessun attacco diretto agli arbitri o agli avversari, nonostante rigori contestati, decisioni poco chiare e soprattutto l’intervento che ha provocato lo stop di Cicerelli, avvenuto lontano dall’area e punito solo con un’ammonizione. La società non ha voluto incendiare il dibattito, ma non per questo ha ignorato quanto accaduto: le proprie valutazioni sono state fatte e portate avanti nelle sedi opportune, anche in assenza di un minimo gesto di fair play da parte degli avversari nei confronti del giocatore infortunato.

In un momento in cui il Catania deve fronteggiare diverse assenze — da Chilafi allo stesso Cicerelli, passando per gli altri infortunati e fino alla pesante squalifica di Ierardi — l’appello interno è a stringersi ancora di più. La squadra che lotta ai piani alti della classifica ha dimostrato valori umani e tecnici importanti, e chi è rimasto a disposizione è chiamato a trasformare le difficoltà in ulteriore motivazione. Anche il comportamento dei 16 mila presenti al Massimino, rimasti corretti fino alla fine, conferma che il pubblico ha compreso e condiviso la linea impostata dalla società.

Resta la consapevolezza che nel calcio di oggi difficilmente si assisterà a cambiamenti radicali nella gestione arbitrale o nell’utilizzo degli strumenti di supporto. Però il club vuole far capire che esiste, vigila, osserva e interviene, pur senza ricorrere a toni vittimistici o atteggiamenti plateali. Il silenzio mediatico rotto da Grella non è uno sfogo, ma un segnale: il Catania continua a operare con serietà, preferendo la sostanza alle battaglie urlate e alle vetrine social. Un modo sobrio di farsi sentire, che sceglie i fatti al posto del clamore.