Catania, entusiasmo e numeri da record: la città sogna la Serie B
09-09-2025 08:17 - Campionato
Autore: Redazione
A Catania nessuno vuole pronunciare la parola Serie B, nemmeno l’allenatore Domenico Toscano, uno che di promozioni se ne intende, avendone già conquistate quattro in carriera. Tuttavia, come riportato da Giovanni Finocchiaro su La Gazzetta dello Sport, i numeri di questo avvio di stagione parlano chiaro e fanno crescere le ambizioni di una piazza che sogna in grande.
Il Catania, la città più popolosa dell’attuale Serie C, ha iniziato il campionato con un ritmo impressionante: primo posto in classifica in solitaria, undici gol segnati e nessuno subito. A contribuire a questo bottino, ben sette giocatori diversi andati a segno, segno di una rosa completa e ricca di alternative. L’unica squadra in grado di insidiare gli etnei è la Salernitana, che però deve ancora recuperare una gara.
Il progetto del gruppo Pelligra ha ridato nuova vita al calcio catanese dopo il trauma del fallimento del 2022, quando il club venne escluso dal campionato a poche giornate dalla fine, con la gestione affidata ai curatori fallimentari. Partendo dal titolo sportivo di Serie D concesso dal Comune, la nuova proprietà ha costruito una società solida, puntando su una programmazione chiara. Insieme al presidente Pelligra, il vice Grella, il direttore generale Zarbano e il ds Pastore hanno lavorato per allestire una squadra competitiva e, allo stesso tempo, dare basi stabili al club.
Uno dei progetti più ambiziosi riguarda il centro sportivo di Torre del Grifo, chiuso ormai da quattro anni e finito in una procedura fallimentare. Pelligra ha confermato la volontà di rilevarlo e riaprirlo, oltre a realizzare nuovi campi nel cuore della città, con l’obiettivo di potenziare il settore giovanile.
Il ritorno della passione sugli spalti è uno degli aspetti più evidenti di questa rinascita. Dopo otto stagioni consecutive in Serie A, concluse nel 2014, la città ha mantenuto intatto l’entusiasmo. Alla prima di campionato contro il Foggia erano presenti 17.500 spettatori, mentre nell’ultima sfida contro il Monopoli si è sfiorata quota 18 mila. Gli abbonati sono 12.080, numeri che in Serie C non hanno eguali. Domenica scorsa, la curva ha mostrato uno straordinario bandierone dedicato a Franco Battiato, con una frase tratta dal celebre brano La cura, un omaggio che ha emozionato tutto lo stadio.
Sul fronte sportivo, la società ha scelto di rinforzare in maniera equilibrata tutti i reparti, con particolare attenzione al reparto offensivo. Dopo l’addio di Inglese, autore di 16 gol nella scorsa stagione e passato alla Salernitana, sono arrivati tre attaccanti di spessore: il grande acquisto Caturano, affiancato da Forte e Rolfini.
Inoltre, è rimasto Cicerelli, tornato dalla Ternana e autore di 19 gol nella scorsa annata. Nonostante le voci di mercato che lo volevano lontano da Catania, il giocatore ha scelto di restare. Il suo doppio rigore segnato al Massimino ha scatenato un’esplosione di gioia che lo ha commosso fino alle lacrime: "Quel momento ha spiegato meglio di mille parole la mia decisione"», ha dichiarato.
La dirigenza ha anche avviato una politica di rinnovi contrattuali strategici: dopo il prolungamento di Cicerelli, è arrivato quello del portiere Dini, premiato per affidabilità e professionalità.
Ufficialmente, lo staff e la dirigenza continuano a parlare di un progetto a lungo termine, evitando proclami sulla promozione. Ma i numeri, l’entusiasmo della città e la qualità della squadra stanno facendo crescere le aspettative. Il Catania, dopo anni difficili, ha finalmente ritrovato stabilità e ambizione.
Il Catania, la città più popolosa dell’attuale Serie C, ha iniziato il campionato con un ritmo impressionante: primo posto in classifica in solitaria, undici gol segnati e nessuno subito. A contribuire a questo bottino, ben sette giocatori diversi andati a segno, segno di una rosa completa e ricca di alternative. L’unica squadra in grado di insidiare gli etnei è la Salernitana, che però deve ancora recuperare una gara.
Il progetto del gruppo Pelligra ha ridato nuova vita al calcio catanese dopo il trauma del fallimento del 2022, quando il club venne escluso dal campionato a poche giornate dalla fine, con la gestione affidata ai curatori fallimentari. Partendo dal titolo sportivo di Serie D concesso dal Comune, la nuova proprietà ha costruito una società solida, puntando su una programmazione chiara. Insieme al presidente Pelligra, il vice Grella, il direttore generale Zarbano e il ds Pastore hanno lavorato per allestire una squadra competitiva e, allo stesso tempo, dare basi stabili al club.
Uno dei progetti più ambiziosi riguarda il centro sportivo di Torre del Grifo, chiuso ormai da quattro anni e finito in una procedura fallimentare. Pelligra ha confermato la volontà di rilevarlo e riaprirlo, oltre a realizzare nuovi campi nel cuore della città, con l’obiettivo di potenziare il settore giovanile.
Il ritorno della passione sugli spalti è uno degli aspetti più evidenti di questa rinascita. Dopo otto stagioni consecutive in Serie A, concluse nel 2014, la città ha mantenuto intatto l’entusiasmo. Alla prima di campionato contro il Foggia erano presenti 17.500 spettatori, mentre nell’ultima sfida contro il Monopoli si è sfiorata quota 18 mila. Gli abbonati sono 12.080, numeri che in Serie C non hanno eguali. Domenica scorsa, la curva ha mostrato uno straordinario bandierone dedicato a Franco Battiato, con una frase tratta dal celebre brano La cura, un omaggio che ha emozionato tutto lo stadio.
Sul fronte sportivo, la società ha scelto di rinforzare in maniera equilibrata tutti i reparti, con particolare attenzione al reparto offensivo. Dopo l’addio di Inglese, autore di 16 gol nella scorsa stagione e passato alla Salernitana, sono arrivati tre attaccanti di spessore: il grande acquisto Caturano, affiancato da Forte e Rolfini.
Inoltre, è rimasto Cicerelli, tornato dalla Ternana e autore di 19 gol nella scorsa annata. Nonostante le voci di mercato che lo volevano lontano da Catania, il giocatore ha scelto di restare. Il suo doppio rigore segnato al Massimino ha scatenato un’esplosione di gioia che lo ha commosso fino alle lacrime: "Quel momento ha spiegato meglio di mille parole la mia decisione"», ha dichiarato.
La dirigenza ha anche avviato una politica di rinnovi contrattuali strategici: dopo il prolungamento di Cicerelli, è arrivato quello del portiere Dini, premiato per affidabilità e professionalità.
Ufficialmente, lo staff e la dirigenza continuano a parlare di un progetto a lungo termine, evitando proclami sulla promozione. Ma i numeri, l’entusiasmo della città e la qualità della squadra stanno facendo crescere le aspettative. Il Catania, dopo anni difficili, ha finalmente ritrovato stabilità e ambizione.
E anche se la Serie B resta una parola proibita, in molti cominciano a credere che questo possa davvero essere l’anno della svolta.