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Bertotto carica il Picerno: “Contro il Catania servirà cura dei dettagli”

28-11-2025 16:10 - Avversario
Autore: Redazione

Alla vigilia di AZ Picerno–Catania, in programma domani alle 14:30 allo stadio “Curcio”, il tecnico dei lucani Valerio Bertotto ha presentato in conferenza stampa una sfida che per il Picerno è l’occasione per dare continuità all’ultima vittoria ottenuta sul campo del Monopoli. Una partita che, nelle intenzioni dei padroni di casa, dovrà segnare un ulteriore passo avanti nel lavoro iniziato dal nuovo allenatore.

Rispondendo alla prima domanda, Bertotto ha riconosciuto che il successo in Puglia ha segnato un momento importante, pur mantenendo un forte realismo: “La partita vinta a Monopoli è figlia di un lavoro che ho iniziato nel momento in cui sono arrivato, con tutte le difficoltà del caso, con tutto il lavoro che abbiamo svolto non solo da campo, ma in sala video. ANche a livello psicologico, passando da momenti brutti e difficili sicuramente, ma con la costanza e la consapevolezza che l’atteggiamento e l’impatto che i ragazzi dovranno avere all’interno del campionato e della nostra stagione dovesse essere diverso. Devo dire che hanno fatto una prestazione di ottimo livello contro una squadra forte e solamente così si sarebbe potuto cambiare e invertire la rotta, ma non abbiamo fatto assolutamente niente perché è un primo step dal quale dobbiamo tirare fuori tutta la bontà e nel quale però dobbiamo metterci tante altre cose che sono funzionali alla partita di domani”.

Il tecnico del Picerno ha poi analizzato l’approccio tattico che servirà contro un avversario, il Catania, che definisce senza mezzi termini una squadra di alto profilo. “Il calcio vive di momenti e di letture. All'interno della partita non c'è sempre solo un atteggiamento ma ci vogliono altre situazioni, altre attenzioni. momentI che devi spingere, momentI che devi sapere soffrire, momentI che devi concretizzare, momentI che devi sapere che magari l'avversario in quella circostanza può farti male. Quindi l'attenzione alla cura dei dettagli diventa fondamentale e sappiamo di giocare contro una squadra top, però lo facciamo con tutta la forza e tutta la consapevolezza che il nostro campionato non è assolutamente finito, la nostra stagione è solo iniziata da poco per quanto mi riguarda ovviamente e su questo battiamo forte per uscire presto da questo torpore”.

Nonostante l’emergenza generata in settimana da un virus influenzale che ha colpito diversi giocatori, Bertotto ha parlato di un gruppo che sta trovando unità e motivazioni: “Abbiamo preparato la settimana bene, anche con le dififcoltà di giocatori assenti a causa di un virus influenzale. Diventa ancora più complicato ma questo diventa ancora più stimolante per me e sicuramente per i ragazzi, perché è proprio nelle difficoltà che si forgiano gli uomini e proprio nelle difficoltà che si forgiano i calciatori. E' questo senso di unità che deve prevalere al di là delle difficoltà oggettive che ci possono essere. Ho un gruppo di ragazzi che ritengo che abbiano compreso qual è la strada maestra e su quella dobbiamo andare veloci e non fermarci più”.

Alla domanda sui punti di forza e debolezza del Catania, Bertotto ha insistito sulla necessità di una partita perfetta dal punto di vista dell’attenzione: “Contro questo tipo di squadre che fanno della grande qualità, della grande forza generale, l'attenzione e la cura nel dettaglio per quanto ci riguarda deve essere ancora di più amplificata, il segnale che abbiamo dato la scorsa settimana interrompendo un momento di difficoltà in cui i gol subiti diventavano un po' troppi è un segnale bello e importante che ci siamo prefissati. È un segnale proprio di squadra, di cercare di essere efficaci nei clean sheet perché questo alla fine del campionato genera punti per cui lavoriamo su dettagli, lavoriamo sull'attenzione, lavoriamo sulle nostre capacità e sulle nostre qualità e su quello vediamo di fare una grande gara”.

Nel corso della conferenza si è parlato anche dell’ultimo arrivato, Luca Baldassin, che Bertotto ritrova dopo averlo allenato in diverse esperienze. Il tecnico lo ha presentato così: “Luca è un ragazzo che conosco da tanti anni, ha lavorato con me nelle nazionali di Lega Pro, è stato con me a Messina, è stato con me a Viterbo, lo ritrovo con grande piacere qua. Era svincolato, è un ragazzo serio, professionista, che si è allenato. Ha bisogno come tutti gli svincolati di un lavoro più prettamente da campo con la squadra, però è motivato, è contento e noi siamo felici di tenerlo con noi e far sì che con il suo grande contributo questa squadra possa crescere”.

Infine il tecnico ha glissato sulla domanda relativa alla favorita per la vittoria finale del campionato, rimarcando l’imprevedibilità del torneo e l’importanza della continuità: “E’ troppo presto per dirlo. Ci sono troppe variabili, siamo ancora lontani dal momento in cui ci può essere un distacco tra le pretendenti. Bisogna aspettare dopo Natale per comprendere chi ha continuità, atteggiamento, forza nella rosa e nelle motivazioni al fine di creare quel gap che diventa fondamentale per arrivare in fondo”.