Catania, occorre reagire da grande squadra. E fuori dal campo...

17-11-2025 14:01 -

Autore: Pier Andrea Aidala

Il Catania si avvia al match casalingo contro il Latina, in programma domenica alle 14:30, leccandosi le ferite dopo la dolente sconfitta di Casarano. Il k.o. in terra pugliese non solo ha fatto scivolare gli etnei dal primo al terzo posto in classifica, ma ha destato non poche preoccupazioni nell’ambiente etneo. Sia chiaro, il torneo non è ancora giunto al giro di boa e l’impressione oggettiva è che non ci sia una “ammazza-campionato” tra le quattro contendenti alla vittoria finale, considerando il Cosenza a pieno titolo nel novero delle favorite. Malgrado ciò, occorrerà analizzare attentamente le ragioni della debacle e intervenire tempestivamente per evitare il ripetersi dei medesimi errori.

In primo luogo, a Casarano sono mancati il carattere, la pazienza e la scaltrezza tipiche di chi è meritatamente capolista e intende rendere salda la propria posizione. Il gol subito quasi a freddo ha intontito per gran parte della partita i rossoazzurri, apparsi confusionari, poco incisivi e incapaci di bucare la muraglia eretta da Di Bari. Toscano stesso non è riuscito ad incidere, con uno spartito tattico ingolfato e prevedibile anche dopo i cambi. Eppure i pugliesi hanno la seconda peggior difesa del Girone C e nelle ultime due gare casalinghe avevano subito altrettante sconfitte al cospetto di Monopoli e Foggia. Nessun nome sul taccuino dei “cattivi”, ma in particolare l’attacco non ha regalato il miglior biglietto da visita, con un Caturano non ancora in versione capocannoniere e un Lunetta meno lucido del solito. In mediana, nota dolente etnea da inizio campionato, è mancata una figura d’ordine che disegnasse trame di gioco capaci di disorientare gli avversari e bucarne le resistenze. E’ innegabile che ciò rappresenti una priorità per DS Pastore, il quale sarà chiamato a colmare tale lacuna nel mercato di riparazione.

Di certo, oltre ai propri evidenti demeriti, ancora una volta l’arbitraggio non è stato benevolo con Di Tacchio e compagni. Il Sig. Maksym Frasynyak della sezione A.I.A. di Gallarate ha negato un evidente rigore in favore del Catania, malgrado la revisione dell’FVS. Non è la prima volta che in questa stagione i direttori di gara sembrano quantomeno intestardirsi prendendo decisioni non del tutto comprensibili in sfavore dell’elefante. Al di là del mancato penalty, la direzione di gara in generale non può essere giudicata come impeccabile, in continuità con quanto osservato in numerosi turni di campionato della compagine etnea. Nessun alibi, ma è forse giunto il momento per l’AD Grella di farsi sentire nelle sedi opportune, quantomeno per pretendere arbitri di maggiore esperienza e caratura nella categoria. Impossibile non osservare quanto invece spesso accade su altri campi “importanti”, con rigori pressoché inesistenti assegnati o reti subite e inspiegabilmente annullate con conseguenze sulla classifica che si fanno turno dopo turno sempre più evidenti. Nessun alibi, si è detto, e nessun complotto, ma il Catania va rispettato ed è dovere di chi lo rappresenta ai massimi livelli dare un segnale forte di insoddisfazione e richiesta di equità di giudizio e attenzione.

Già contro il Latina occorrerà cancellare ogni cattivo pensiero e rispondere sul prato del Massimino per dimostrare di aver avuto una semplice battuta d’arresto fisiologica. Se il Catania mira a staccare il ticket diretto per la Serie B dovrà essere più forte di tutto e di tutti, per citare un recente post social di Matteo Di Gennaro. Lo scontro diretto tra Cosenza e Benevento e l’impegno della Salernitana in casa contro il rognoso seppur altalenante Potenza potrebbero rendere il prossimo turno non del tutto sfavorevole all’elefante. Ciò, a patto che Cicerelli e soci riprendano la marcia senza esitazioni e senza sottovalutare i pontini, sin qui capaci di fermare le prime della classe. E’ il momento di reagire, come solo le grandi squadre sanno fare: dentro il campo e gonfiando la rete una volta in più degli avversari.
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