Il vento del cambiamento soffia forte su Catania, e gli Elephants si preparano a navigare verso una nuova avventura sportiva, fatta di sogni, sudore e appartenenza. La stagione 2026 è alle porte, e con essa la voglia di fare bene, di scrivere un altro capitolo importante della loro storia.
Gli Elephants Catania, franchigia storica dell’american football in Sicilia (fondata nel 1984), si preparano con grandi ambizioni per il campionato nazionale 2026 della categoria senior composta da tackle-football. Secondo il calendario ufficiale della Federazione Italiana di American Football (FIDAF), il campionato di II Divisione (nota anche come IFL2) prenderà il via il 21 febbraio 2026 e si concluderà con la regular season il 18 luglio 2026.
La vittoria del “Silver Bowl” dello scorso anno ha consegnato agli Elephants uno status che non si accontenta: adesso c’è l’obbligo – nel senso più bello del termine – di confermarsi e di alzare ulteriormente l’asticella. La squadra ha dimostrato che la città di Catania può essere protagonista anche nell’american football nazionale.
Il campionato 2026 si profila come un banco di prova importante: non solo per difendere la posizione conquistata, ma per proseguire il percorso verso la crescita. Le rivalità saranno agguerrite, gli avversari preparati — perché chi gioca in alto livello sa che dietro ogni sfida c’è tanto lavoro oscuro. Il nemico numero uno? La routine, l’autocompiacimento. Ecco perché gli Elephants puntano a restare vigili, pronti a rispondere con coraggio ogni volta che suonerà lo snap.
Ma ciò che rende speciale questa stagione è anche quello che ha fatto da ponte tra passato e futuro: quel monumento realizzato in onore di Francesco Aronica, per tutti “Ciccio”, lascia un segno. Un casco in marmo bianco, modellato dall’artista Edison Kamberi, e un murales che lo ritrae in azione: elementi che non sono solo decorazioni, ma memoria attiva. E ogni volta che i giocatori entreranno in campo, passando davanti a quel simbolo, sapranno che c’è qualcuno che li osserva, che li sostiene, che è parte della famiglia Elephants. Quel gesto – quel casco che guarda il campo – è un promemoria: nell’american football, nelle vittorie e nelle difficoltà, nessuno corre da solo.
Ed è con questa energia che gli Elephants si avvicinano all’inizio della stagione: vissuta non solo come un susseguirsi di partite, ma come un cammino. Cammino fatto di soddisfazioni, di rimpianti, di sudore, ma soprattutto di orgoglio. Perché indossare quei colori significa rappresentare Catania, significa rendere onore al club, significa “essere Elephants”.
La stagione regolare, dunque, inizia tra poco più di tre mesi e gli avversari che gli Elephants dovranno affrontare sul board sono già noti: Saints Padova, Reapers Torino, Trappers Cecina, Bengals Brescia, Daemons Monza Brianza, Thunders Trento, Seamen Milano, Blue Storms Busto Arsizio, Doves Bologna e Lions Bergamo.
E così, mentre la nuova stagione si avvicina, gli Elephants continuano a lavorare lontano dai riflettori, tra il rombo dei passi sul sintetico e il suono secco degli snap che rimbalzano nell’aria fresca di Catania. C’è la sensazione che qualcosa stia maturando, come accade nelle squadre che hanno deciso di non accontentarsi più. E allora si va avanti, giorno dopo giorno, yard dopo yard, verso un campionato che promette emozioni forti.
La città li osserva, li sostiene, li accompagna. E loro, in cambio, promettono battaglie, orgoglio e quella determinazione che ha sempre contraddistinto la famiglia Elephants. La stagione 2026 non sarà solo un’altra pagina da scrivere: sarà un viaggio. E il bello è che, stavolta, nessuno vuole restare a guardare.