Il Catania si prepara alla trasferta di Casarano trovando davanti a sé una squadra in piena crisi di risultati. I pugliesi, reduci da cinque sconfitte consecutive tra campionato e Coppa, stanno attraversando il momento più delicato della stagione. Un crollo improvviso dopo un avvio positivo che aveva acceso entusiasmo e ambizioni da playoff.
Le battute d’arresto nei derby contro Foggia e Monopoli, il pesante ko di Siracusa e il 4-1 subito a Cosenza hanno evidenziato limiti difensivi preoccupanti: con 25 gol incassati, il Casarano ha la seconda peggior retroguardia del girone C, dietro solo al Picerno. Numeri che raccontano un gruppo in difficoltà sul piano dell’equilibrio e della tenuta mentale.
Il presidente Antonio Filograna Sergio, solitamente misurato nei toni, ha scelto questa volta la franchezza. “Il momento negativo richiede una riflessione attenta e analitica da parte di tutti: società, squadra e staff tecnico. Non possiamo nascondere la delusione per quattro sconfitte consecutive, soprattutto per il modo in cui sono arrivate. Perdere fa parte del calcio, ma perdere così, prendendo valanghe di gol, fa ancora più male.”
Il patron ha poi approfondito il concetto, toccando il nodo principale: la fragilità psicologica. “Anche a Cosenza, sul 2-1, ero convinto che avremmo potuto raddrizzarla, ma come accade troppo spesso ci siamo sciolti. Questo è ciò che dobbiamo cambiare: non è solo questione di tattica o di moduli, ma di carattere. Serve una mentalità forte, positiva e coesa, capace di trasformare la rabbia in energia. Perdere 2-1 o 4-1 non cambia la sostanza, ma cambia la forma, l’umore e la percezione della sconfitta.”
Un messaggio chiaro, diretto allo spogliatoio ma anche alla piazza. “Nelle ultime quattro partite abbiamo preso 13 gol segnandone appena 3. È un dato allarmante, ma non deve diventare una condanna. Un mese fa non c’erano segnali di crisi: giocavamo bene, ottenevamo risultati. Ora bisogna capire cosa si è inceppato e reagire. Da questa situazione si esce solo con lavoro, carattere, voglia di lottare e attenzione ai dettagli. E sabato ci aspetta il Catania: dobbiamo mettere fine a questo momento, tutti insieme.”
Il tecnico Vito Di Bari, artefice della promozione in Serie C, per ora resta saldo in panchina, anche se la pressione cresce. Il Casarano è ancora ottavo con 18 punti, in piena zona playoff, ma serve una scossa per non scivolare più in basso. In settimana la squadra si è allenata all’Heffort Sport Village di Parabita, con l’obiettivo di ritrovare solidità e intensità. Di Bari spera di recuperare il centrocampista Raffaele Maiello, fermo da un mese e considerato una pedina chiave per gli equilibri tattici.
La sfida con il Catania, però, arriva nel momento meno adatto. Gli uomini di Toscano sono in vetta alla classifica, con il secondo miglior attacco del girone e una difesa praticamente impenetrabile: dieci clean sheet nelle ultime tredici gare. I numeri dicono che al “Capozza” ci sarà una capolista lanciatissima contro un Casarano che, seppur ferito, proverà a fare della disperazione un’arma.
Il pubblico casaranese, sempre caloroso, proverà a spingere i propri beniamini contro una squadra che oggi rappresenta il modello di solidità e continuità del girone. Per il Catania sarà una trasferta da non sottovalutare: affrontare chi ha poco da perdere può nascondere più insidie di quanto dica la classifica.