Autore: Redazione
Quando, a inizio stagione, la Meta Catania annunciò l'arrivo di Leonardo Brunelli, il colpo fu salutato come uno dei più importanti dell'intero futsal italiano. Pivot moderno, 27 anni, fisico imponente e un repertorio tecnico che lo aveva portato a brillare con lo Sporting Sala Consilina e, più recentemente, con l'Ecocity Genzano, Brunelli sembrava il tassello ideale per alzare il livello offensivo dei rossazzurri. La sua consacrazione era arrivata anche con la chiamata in Nazionale italiana, dove si era imposto grazie a gol pesanti e personalità. Insomma: un innesto di primo piano per una Meta Catania impegnata su quattro fronti — Campionato, Champions League, Finale di Supercoppa e Coppa Italia.
Eppure, a pochi mesi di distanza, l'entusiasmo dell'estate rischia di lasciare spazio agli interrogativi. Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, l'avventura di Brunelli in Sicilia potrebbe essere vicina a una conclusione inattesa.
Le prime avvisaglie arrivano da Genzano. L'avvio complicato in campionato dell'Ecocity, unito all'inattesa eliminazione della Meta Catania dalla UEFA Futsal Champions League potrebbero infatti aperti scenari impensabili fino a poche settimane fa. In particolare, la società laziale starebbe monitorando con attenzione la situazione del pivot classe 1998, valutando un possibile ritorno in arancionero. Un interesse concreto, alimentato anche dal ricordo positivo della scorsa stagione, quando Brunelli — sotto la guida di David Marin — mise a segno sette reti risultando uno dei protagonisti del percorso che condusse il club fino alla finale di Coppa Italia e alla semifinale Scudetto. Un elemento centrale in questo scenario è che il cartellino di Brunelli appartiene ancora all'Ecocity Genzano: la Meta Catania lo ha ingaggiato in prestito, e il club laziale avrebbe dunque facoltà di richiamarlo qualora decidesse di farlo, magari sostenendo qualche costo legato al mancato rispetto dei termini previsti.
Per coach Colini, oggi alla guida dell'Ecocity, Brunelli rappresenterebbe un innesto ideale: fisicità, profondità, capacità di creare superiorità e una pericolosità costante negli ultimi metri. Una risorsa che farebbe comodo a una squadra in cerca di nuova linfa offensiva.
Il nome di Brunelli, però, non è l'unico nel mirino dei laziali. Circolano infatti rumors anche su Luciano Avellino, leader del Roma 1927 Futsal. Una pista più complessa, perché per strapparlo ai giallorossi servirebbe un via libera che, al momento, non sembra vicino. La situazione di Brunelli, invece, appare più fluida: i contatti ci sarebbero, le valutazioni sono in corso e il ritorno a Genzano non è affatto un'ipotesi remota.
Dal canto suo, la Meta Catania non ha rilasciato comunicazioni ufficiali. Resta però evidente che l'uscita dalla Champions abbia modificato la struttura delle priorità stagionali e, con esse, alcune strategie societarie. Il club rossazzurro aveva puntato su Brunelli con convinzione, certo di aver portato in Sicilia uno dei pivot più completi della categoria. Ora, complice un contesto profondamente mutato, il futuro del numero 11 sembra improvvisamente meno definito.
Le prossime settimane saranno decisive: il mercato, come spesso accade nel futsal, può cambiare volto in poche ore. E quello che a luglio sembrava l'inizio di una grande storia rossazzurra, oggi potrebbe trasformarsi in un capitolo molto più breve del previsto. Una partita ancora aperta, nella quale Meta Catania, Genzano e lo stesso Brunelli si giocano molto più di un semplice trasferimento.