Torre del Grifo in buono stato: il centro sportivo del Catania resiste al tempo

04-11-2025 08:11 -

Autore: Redazione

A Torre del Grifo il tempo sembra essersi fermato. Nonostante tre anni di silenzio, l’ex quartier generale del Catania Calcio non mostra le cicatrici che molti temevano. I campi in erba naturale, oggi immersi in un verde ordinato, non hanno perso la loro forma. I vialetti che collegano il parcheggio al cuore del complesso sono rimasti intatti, e persino le ampie vetrate che incorniciano la zona ristoro e le piscine resistono con fierezza.

Come racconta La Sicilia, dall’esterno si percepisce che l’intera area è stata custodita con attenzione. I 150 mila metri quadrati del Village, inaugurati nel maggio del 2011 e oggi protetti da mura e vegetazione, conservano la stessa imponenza di un tempo. I punti da cui una volta i tifosi spiavano gli allenamenti segreti dei rossazzurri sono ora coperti da rovi e pietra lavica, ma salendo fin lì si può ancora scorgere la sagoma degli edifici principali, come una cartolina d’altri tempi.

Da quella prospettiva, lo sguardo torna a posarsi sugli ingressi del centro sportivo: le piscine, il bar, il negozio ufficiale. Tutto sembra sospeso, ma vivo. Anche il secondo campo, quello che affianca il terreno principale con le tribune, è in condizioni più che dignitose, come ha confermato una famiglia residente al confine con l’impianto che, con generosità, ha concesso uno sguardo ravvicinato.

La curatela fallimentare, che ha avuto in custodia il bene dopo la chiusura del club nel 2022, ha svolto un lavoro silenzioso ma efficace: ha impedito che il complesso scivolasse nel degrado. E ora, dopo sette aste andate a vuoto, la storia torna a scrivere il suo corso.

Il Catania di Ross Pelligra è pronto a rientrare a casa. L’aggiudicazione è stata formalizzata e, trascorsi i dieci giorni previsti dalle procedure legali, il club potrà riprendere possesso della struttura. Lunedì potrebbe scattare la nuova fase: sistemazione degli spogliatoi, manutenzione dei campi e riapertura delle aree destinate alla prima squadra. Un progetto da 4 milioni e 900 mila euro, da completare entro il 2026, con una cauzione di 600 mila euro già versata al momento dell’offerta.

Intanto, davanti al vecchio ingresso di via Magenta, qualcuno si ferma a guardare. “Ma torneranno davvero ad allenarsi qui?”, chiedono i residenti. E subito riaffiorano le immagini del passato: Montella che arrivava all’alba per preparare gli allenamenti, Maxi Lopez che sfrecciava con la sua auto, Fabio Cannavaro che con il suo Guangzhou scelse il ritiro “made in Sicily”. E ancora Marcello Lippi, che doveva trattenersi per un’ora e finì per restare mezza giornata, conquistato dal fascino del centro.

Sono ricordi che profumano di Serie A: i vialetti animati dai tifosi, le piscine piene di vita grazie alla gestione di Giusi Malato, simbolo dello sport siciliano. Oggi, tra quelle stesse mura, il Catania si prepara a tornare. Non troverà un relitto, ma un simbolo intatto, pronto a diventare il cuore pulsante di una nuova era rossazzurra.