Musumeci: “Regolamento ingiusto, ma orgoglioso della nostra Meta Catania”

03-11-2025 09:54 -

Autore: Redazione

Dolore e orgoglio si mescolano nelle parole del presidente Enrico Musumeci e di coach Juanra all’indomani dell’eliminazione della Meta Catania Bricocity dalla UEFA Futsal Champions League. Una beffa che lascia l’amaro in bocca, maturata non sul campo ma tra le righe di un regolamento che ha penalizzato gli etnei nonostante un percorso impeccabile. La squadra rossazzurra ha infatti chiuso il proprio girone senza sconfitte, a pari punti con i greci dell’AEK Atene e avanti nel ranking UEFA. Tuttavia, una semplice ammonizione in più ha decretato l’eliminazione dei catanesi, impedendo loro l’accesso tra le migliori sedici d’Europa.

Un paradosso che brucia ancora di più se si considera il rendimento sul parquet: debutto trionfale contro i tedeschi del Weilimdorf (6-1), poi il 3-3 con l’AEK al termine di una gara dominata nella ripresa e chiusa con sfortuna, e infine il netto 9-3 contro i finlandesi dell’Akaa, a testimonianza della forza del gruppo.

Il presidente Enrico Musumeci non nasconde la delusione, ai microfoni del quotidiano locale La Sicilia: "Il regolamento è chiaro e su questo si fanno le classifiche, che poi sia una cosa giusta o sbagliata se ne occuperà chi di competenza. Che i finlandesi abbiano festeggiato il terzo gol che ci impediva di passare il turno non mi è sembrata una cosa da fair play, lascia ancora di più l’amaro in bocca.”

Musumeci guarda però avanti, consapevole del valore della squadra: "Adesso dobbiamo ripartire: con i ragazzi non ho parlato perché adesso non c'è cosa dire, dobbiamo attendere 48 ore per ricaricarci. A loro non rimprovero nulla, abbiamo fatto una buona Champions League sbagliando un tempo contro l’Aek Atene ma nel secondo li abbiamo messi alle corde con 17 tiri in porta a zero, stessa cosa con i finlandesi con 18-20 palle gol. Il Dio calcio ha deciso che le cose dovessero andare in questo modo.”

Sulla tendenza a subire gol nei primi minuti, il presidente ammette: "È importante capire qual è la reazione, grazie a quegli errori siamo venuti fuori come squadra dimostrando, sul campo, di essere più forti di tutti ma poi il destino non ha voluto. Le cose sono andate male pur avendoci messo tutto e ancora di più per cercare di passare il turno.”

Nonostante l’amarezza sportiva, la manifestazione europea ha portato prestigio e visibilità a Catania: "Il bilancio è positivo, la UEFA ha scelto noi. Abbiamo fatto una bella figura sia con alberghi e ristoranti ma anche per come sono stati trattati. Abbiamo regalato loro un piatto degli artigiani di ceramiche di Caltagirone.

E infine, un pensiero ai tifosi: "Purtroppo le prime due gare sono state giocate in settimana, il grosso si è visto sabato nella gara decisiva. Mi piacerebbe che la Meta diventasse una fede vera e propria, in questi anni siamo cresciuti tanto ma non mi accontento mai.”

Anche coach Juanra, il giorno dopo, lascia trasparire tutta la delusione per un’eliminazione arrivata nel modo più crudele: "È stato durissimo ciò che è accaduto, uscire dalla competizione in questo modo. Bisogna comunque imparare da questa eliminazione, adesso non saremo in Champions ma abbiamo tutti gli altri obiettivi dove vogliamo arrivare fino in fondo.”

Il tecnico guarda già al futuro, con un calendario che non dà tregua: "Proveremo a tornare al massimo nel più breve tempo possibile, sarà difficilissimo perché già martedì dovremo giocare in campionato, siamo umani e non robot. Sarà dura dimenticare cosa è successo, oggi già ci alleniamo visto che giochiamo martedì, non c’è tempo per recuperare ma il calendario è questo. In settimana abbiamo due partite importantissime.