Juanra: “Fuori per un giallo, il giorno più duro della mia carriera”

02-11-2025 10:13 -

Autore: Redazione

Una vittoria larga, emozionante, ma dal sapore amarissimo. La Meta Catania Bricocity batte 9-3 i finlandesi dell’Akaa, ma resta incredibilmente fuori dagli ottavi di finale di Uefa Futsal Champions League. Decisiva, in negativo, una sola ammonizione in più rispetto all’Aek Atene, che a sua volta ha superato i tedeschi del Weilimdorf con il punteggio di 9-2.

Un epilogo beffardo, che lascia attoniti i rossazzurri e il pubblico del PalaCatania, che ha sostenuto la squadra per tutta la partita. Nonostante la prestazione impeccabile, la differenza disciplinare ha condannato gli etnei.

A fine gara, coach Juanra non nasconde la delusione: "È difficile dire qualcosa in questi momenti – commenta amaramente – è uno dei giorni più duri della mia carriera. In tutte e tre le partite abbiamo fatto bene, quando si dice che si vince per i dettagli sembra uno scherzo ma siamo fuori dal girone per un giallo".

Parole lucide ma cariche di amarezza, quelle dell’allenatore, che riconosce anche le proprie responsabilità: "L’Akaa ha rispettato lo sport, sono dei professionisti, ma la massima responsabilità è nostra. Avessimo vinto tutte e tre le gare, sarebbe stato diverso".

Accanto a lui, il capitano Carmelo Musumeci cerca di trattenere l’emozione davanti ai microfoni: "È difficile commentare, non si trovano le parole. Non poter festeggiare il passaggio del turno ci addolora. Ci abbiamo messo tutto, andando oltre. È stata una grandissima gara e dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto".

Poi aggiunge con amarezza: "Sulla carta eravamo la squadra più forte, ma sul campo, per un cartellino in più, non ce l’abbiamo fatta. Resta un grandissimo rammarico".

La partita, in sé, è stata un crescendo di emozioni:dopo lo svantaggio iniziale firmato dal portiere finlandese Kangas, la Meta ha reagito con forza e qualità. Le reti di Turmena, Sacon, Podda, Brunelli e Musumeci hanno costruito un successo netto e travolgente. Il pubblico ha trascinato la squadra con cori e applausi incessanti, fino al 9-3 finale che però non è bastato per la qualificazione.

Un solo gol in più, o un cartellino in meno, avrebbe cambiato tutto. Invece resta l’amarezza per un’eliminazione paradossale, maturata sul filo della disciplina.

E se le lacrime di delusione hanno accompagnato l’uscita dal campo dei giocatori, le parole del capitano suonano come una promessa: "Ripartiremo da qui. Questo gruppo ha dimostrato di avere cuore, orgoglio e valore. E torneremo più forti":