Catania cinico, Siracusa spuntato: un derby povero di gioco ma ricco di sostanza

Nel derby dell'ottava giornata del girone di andata, il Catania di Mimmo Toscano torna finalmente al successo battendo il Siracusa per 2-0. Una vittoria preziosa, arrivata dopo un mese di digiuno, che riporta il sorriso in casa rossazzurra ma non regala grandi emozioni dal punto di vista del gioco.

Sulle tribune del “Massimino” campeggiava uno striscione eloquente: “Catania vuole vincere”. E la squadra, pur senza brillare, ha risposto all'appello con concretezza e pragmatismo, più che con lo spettacolo.

Il match si è messo subito in discesa per gli etnei: dopo appena cinque minuti, Lunetta sfrutta un recupero di Di Tacchio e, lanciato in campo aperto, fulmina Farroni con un diagonale preciso. È il quinto gol stagionale per l'attaccante, il più ispirato tra i suoi. Il Siracusa, colpito a freddo, prova a reagire ma si scontra con una difesa attenta e ben chiusa. Il Catania, trovato il vantaggio, preferisce abbassare i ritmi e gestire il pallone senza correre rischi.

Poche emozioni fino all'intervallo, con Lunetta che sfiora il raddoppio e Cicerelli impreciso sotto porta. Dini, dall'altra parte, resta di fatto spettatore non pagante.

Nella ripresa Toscano cambia subito qualcosa inserendo Corbari al posto di Quaini. Il copione però non muta: il Siracusa fa più possesso palla, ma senza idee né incisività. Gli uomini di Turati non riescono mai a impensierire davvero la retroguardia etnea, faticando anche solo a calciare verso lo specchio.

Il Catania, invece, resta compatto e colpisce al momento giusto: al 63', su un pallone recuperato da Cicerelli, Ierardi trova il varco giusto e con un rasoterra preciso batte ancora Farroni per il 2-0 che chiude virtualmente i conti.

Nel finale arrivano diversi cambi e qualche episodio dubbio, con due controlli VAR che non modificano il punteggio. Il Siracusa tenta qualche sortita su palla inattiva, ma senza fortuna. Anzi, sono ancora gli ingressi di Raimo e Caturano a dare vivacità al Catania, che sfiora più volte il tris.

Dopo sette minuti di recupero, il triplice fischio sancisce la vittoria degli etnei: un derby poco spettacolare, più tattico che emozionante, in cui il Catania ha mostrato solidità e cinismo, lasciando all'avversario l'illusione del controllo del gioco.

Alla fine, la squadra di Toscano porta a casa ciò che più serviva: i tre punti e un segnale di ripartenza, in una serata in cui a vincere non è stato il bel calcio, ma l'efficacia.