Drahovsky show: doppietta e MVP nell’esordio con la Meta Catania

29-09-2025 13:18 -

Autore: Redazione

La serata di Capurso ha avuto un protagonista chiaro: Thomas Drahovsky. Alla prima vera occasione del suo debutto nel campionato italiano di futsal, il top player slovacco ha sbloccato la gara con una punizione perfetta e chirurgica, un destro secco che ha indirizzato la vittoria della Covei Meta Catania Bricocity contro la Global Work Capurso, prima di firmare il raddoppio con un colpo di classe a porta sguarnita.

Una prestazione totale, fatta di letture, aggressione del primo passo e freddezza negli ultimi metri, che gli è valsa il premio "MVP Kinto" e ha mostrato subito perché la società etnea lo ha portato in Sicilia per alzare l’asticella tecnica del gruppo.

Il suo impatto non sorprende se si scorre la sua storia sportiva: classe 1992, nato a Stará Ľubovňa, Drahovsky è uno “universale” moderno, formatosi tra Slov-Matic Bratislava e ETO Győr prima di affermarsi nelle leghe top d’Europa, con tappe decisive in Spagna (Cartagena, Santa Coloma, Inter Movistar) e in Repubblica Ceca con la Sparta Praha, costruendo un profilo da goleador seriale e uomo-copertina del futsal slovacco. Nel 2020-21 ha conquistato il titolo di capocannoniere della Primera División spagnola con 29 reti in 32 partite, riconoscimento che certifica il suo istinto sotto porta e la capacità di interpretare più ruoli senza perdere efficacia; con la nazionale slovacca è presenza fissa tra Europeo e qualificazioni Mondiali, portando fisicità (1,86), tecnica e una leadership silenziosa maturata in anni di palcoscenici d’élite.

L’approdo a Catania era stato accolto come un colpo di mercato di livello internazionale e l’esordio a Capurso ne ha dato immediata conferma: in una gara complicata, con rotazioni ridotte e avversario intenso, la punizione d’apertura ha sciolto la partita e il raddoppio da opportunista ha pesato come un macigno sull’inerzia del match, incastonando la sua prima rete “italiana” nel contesto giusto, quello dei tre punti. Il racconto della sfida restituisce l’immagine di una Meta Catania pragmatica e coraggiosa, capace di soffrire e colpire, e di un Drahovsky pienamente calato nella trama offensiva di Juanra, già con intese promettenti con i compagni di reparto.

In prospettiva, la doppia firma a Capurso dice molto di ciò che potrà essere il suo campionato: punizioni mancine o di destro dal limite, tagli alle spalle del secondo palo, letture sul power play e gestione delle transizioni, un repertorio ampio che in Serie A può fare la differenza ogni weekend. E mentre la piazza rossazzurra si gode il primo colpo di teatro del suo nuovo leader tecnico, la scheda di Drahovsky racconta un profilo abituato a reggere la pressione e a spostare gli equilibri: pluripremiato in patria e uomo gol nelle leghe più dure, oggi aggiunge la firma italiana al suo percorso, con una partenza che lascia intendere come il titolo di MVP non sia un punto d’arrivo, ma solo il prologo di una stagione da protagonista.