Autore: Redazione
Il Sorrento si prepara alla delicata trasferta di Catania con la consapevolezza di affrontare una delle squadre più attrezzate del girone, ma senza alcuna intenzione di recitare la parte della vittima sacrificale. La formazione di Mirko Conte, reduce dalla sconfitta esterna contro la Salernitana, ha mostrato in queste prime uscite un’identità chiara: solidità difensiva, compattezza tra i reparti e ripartenze veloci, elementi che hanno permesso ai rossoneri di giocarsela a viso aperto anche contro avversari di caratura superiore.
Conte, ex difensore con un passato importante tra Serie A e Serie B, predilige un calcio ordinato e pragmatico. Il suo marchio di fabbrica è il 3-5-2, un sistema che punta sull’equilibrio e sull’organizzazione tattica. In fase di non possesso la squadra si abbassa compatta, chiudendo gli spazi centrali e costringendo l’avversario a cercare sbocchi sulle fasce; in fase di possesso, invece, il Sorrento prova ad allargare il gioco, sfruttando la velocità degli esterni e la mobilità degli attaccanti.
Uno dei punti di forza della squadra è senza dubbio Luca Crecco, esterno sinistro arrivato in estate dal Latina. Giocatore dotato di gamba e resistenza, Crecco rappresenta una soluzione fondamentale per dare ampiezza e profondità alla manovra, oltre a essere una pedina preziosa anche in fase di copertura. Sul fronte opposto, Piras svolge un compito simile, garantendo corsa e attenzione difensiva.
Nel cuore del centrocampo tutto ruota attorno a Cangianiello e Cuccurullo, i due giocatori incaricati di impostare l’azione e dettare i tempi. Accanto a loro agisce Franco, più votato all’interdizione, pronto a spezzare il gioco avversario e dare equilibrio. Questa zona del campo sarà probabilmente il vero terreno di battaglia della sfida, dove il Catania dovrà cercare di imporre il proprio ritmo per non lasciare il pallino agli ospiti.
Davanti, il Sorrento si affida all’esperienza di Eugenio D’Ursi e alla fisicità di Antonio Sabbatani. Una coppia ben assortita: D’Ursi è rapido e imprevedibile, bravo a muoversi tra le linee e a creare spazi per i compagni, mentre Sabbatani è più strutturato e può fungere da riferimento centrale, pronto a colpire su cross o palloni sporchi. La loro intesa sarà una delle chiavi della gara, soprattutto se il Sorrento riuscirà a ripartire in velocità.
Dietro, invece, la difesa è guidata dal carisma e dall’esperienza di Francesco Fusco, leader del pacchetto arretrato. Accanto a lui, Carillo e Di Somma completano la linea a tre, con l’obiettivo di contenere gli attaccanti rossazzurri e ridurre al minimo le occasioni concesse.
La sfida contro la Salernitana ha messo in luce pregi e difetti della formazione campana: ottima la capacità di rimanere ordinati e di punire l’avversario quando trova spazio per ripartire, ma qualche difficoltà emerge quando deve difendere per lunghi tratti o quando subisce la pressione alta.
Sabato al “Massimino” il Sorrento proverà a fare la sua partita, consapevole di dover reggere l’urto iniziale e sfruttare al meglio le occasioni che capiteranno. Per il Catania sarà fondamentale mantenere alta l’intensità e non concedere spazi alle ripartenze rossonere. Una gara che si preannuncia interessante, tra due filosofie di gioco diverse: da una parte la ricerca della manovra e del palleggio, dall’altra l’organizzazione e la concretezza di chi sa di dover lottare con le unghie e con i denti per strappare punti preziosi.
PROBABILE FORMAZIONE
SORRENTO (3-5-2): Harrasser; Di Somma, F. Fusco, Carillo; Piras, Cangianiello, Franco, Cuccurullo, Crecco; D'Ursi, Sabbatani.