Il Catania si trova a dover affrontare un momento delicato sul piano degli infortuni, in particolare per quanto riguarda il centrocampo. Le ultime notizie arrivate dall’infermeria rossazzurra non sono incoraggianti: Manuel Martic ha riportato uno strappo all’adduttore che lo terrà lontano dai campi per un lungo periodo. Gli esami hanno confermato la gravità del problema, con tempi di recupero stimati in circa due mesi. Tradotto in calendario, difficilmente l’austriaco potrà rientrare prima della fine di novembre, costringendo così Mimmo Toscano a ripensare le rotazioni nella zona nevralgica del campo.
L’infortunio di Martic è una tegola pesante non solo per la fisicità e la capacità di interdizione che il giocatore garantiva, ma anche perché arriva in un momento in cui la squadra stava cercando continuità di risultati. Per il tecnico si tratta di un’assenza che riduce sensibilmente le soluzioni a disposizione, soprattutto in un reparto che già aveva mostrato qualche criticità in termini numerici.
A complicare ulteriormente la situazione c’è il caso Salvatore Aloi, che non ha preso parte all’ultima gara a causa di un fastidio muscolare accusato in rifinitura. Per lui, però, la situazione è ancora da chiarire: nelle prossime ore verranno effettuate valutazioni più approfondite per capire l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero. Toscano e lo staff medico sperano che si tratti di uno stop breve, perché perdere anche Aloi per diverse settimane significherebbe trovarsi praticamente senza due titolari nel cuore della mediana.
Di fronte a questo scenario, la società sta valutando tutte le possibili contromisure. Una delle ipotesi sul tavolo è quella di reintegrare temporaneamente nella lista dei 23 il veterano Francesco De Rose, che era rimasto fuori dalle scelte iniziali di inizio stagione. Si tratterebbe di una soluzione d’emergenza, consentita dal regolamento della Serie C, ma che allo stato attuale viene considerata piuttosto remota. La dirigenza, infatti, sembra orientata a proseguire nel percorso tracciato durante l’estate, privilegiando continuità e programmazione a lungo termine.
Diverso il discorso per Gregorio Luperini, il cui nome era stato fatto in qualche discussione informale come possibile tappabuchi. Tuttavia, il giocatore ha caratteristiche troppo offensive per essere considerato un vero centrocampista di copertura: il suo ruolo naturale resta quello di trequartista e Toscano non sembra intenzionato a snaturarlo, soprattutto in una fase della stagione in cui servono equilibrio e solidità.
Alla luce di queste difficoltà, non è da escludere che il Catania possa tornare sul mercato degli svincolati per trovare un rinforzo pronto all’uso. Due i profili che al momento stuzzicano maggiormente l’interesse della dirigenza. Il primo è Jacopo Da Riva, classe 2000, cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta e svincolato dallo scorso luglio dopo l’esperienza con la squadra U23 nerazzurra. Si tratta di un centrocampista dinamico, capace di agire sia da mezzala che da centrale, con buone doti di inserimento e qualità tecnica.
Il secondo nome caldo è quello di Luca Baldassin, 31 anni, reduce dall’avventura con l’Ascoli. Un profilo con maggiore esperienza, abituato a campionati di Serie B e C, che potrebbe garantire equilibrio e immediata affidabilità in un momento di emergenza come quello attuale.
Per il Catania, insomma, i prossimi giorni saranno cruciali. Molto dipenderà dall’esito degli esami di Aloi: se il centrocampista ex Avellino dovesse essere costretto a un lungo stop, la società sarebbe quasi obbligata a intervenire. In caso contrario, Toscano potrebbe cercare di stringere i denti, gestendo le forze interne e magari ricorrendo solo in extremis a un innesto dal mercato.
Quel che è certo è che l’infortunio di Martic cambia le carte in tavola, privando i rossazzurri di un punto di riferimento in mezzo al campo e obbligando lo staff tecnico a trovare nuove soluzioni tattiche.