Autore: Redazione
Un anno fa,
Stefano Castiglia veniva acclamato come il
presidente più giovane della storia della Divisione Calcio a 5 e il primo siciliano a guidare il movimento nazionale. Dodici mesi dopo, il suo entusiasmo non è cambiato, anzi: l’intervista concessa oggi al
Corriere dello Sport racconta un dirigente che ha già lasciato il segno e che ora guarda al futuro con rinnovata ambizione.
Castiglia ripercorre i
primi dodici mesi alla guida del futsal italiano, un anno che ha visto il movimento crescere in termini di credibilità, partecipazione e visibilità mediatica. Non è un caso che, grazie alla sua gestione, la disciplina sia tornata ad avere un
ruolo importante nel Consiglio Federale della Figc, conquistando spazi che erano stati persi nel passato. "
Non bisogna mai dimenticare da dove siamo partiti — sottolinea —
stiamo investendo tanto e continueremo ad alzare l’asticella. Il sentimento che arriva dall’intero movimento è positivo, segno di stabilità e di forza".
Uno dei punti forti del mandato di Castiglia è stato il ritorno dei grandi eventi sparsi per l’Italia. Dal fascino della
Supercoppa Aeroitalia giocata in Sicilia, alla
Coppa della Divisione in Emilia Romagna, fino alle
Finals Scudetto che hanno fatto registrare il
record storico di presenze al PalaCatania con oltre 5.000 spettatori. Numeri che raccontano di una passione in continua crescita. "
Le immagini delle finali di Coppa Italia a Jesi — ricorda Castiglia —
con i sold out sugli spalti, restano impresse nella memoria. Sono segnali tangibili che il futsal sta coinvolgendo sempre più persone, sia dal vivo sia davanti agli schermi di Sky Sport e YouTube".
Proprio sulla visibilità il presidente insiste particolarmente. È stato rinnovato l’accordo con
Sky Sport, ma la vera novità è la
Serie A2 Élite, che da questa stagione sarà trasmessa interamente in chiaro sul canale YouTube della Divisione. Un passo in avanti per garantire una copertura totale di tutte le categorie e dare un’identità sempre più forte al movimento.
Sotto la sua presidenza, il futsal italiano ha fatto da apripista mondiale con l’introduzione del
Video Support (VIR), il sistema tecnologico che permette agli arbitri di rivedere e spiegare in diretta le decisioni prese durante le partite. "S
iamo stati tra i primi al mondo a introdurre questo strumento nei grandi eventi — rivendica Castiglia —
e ora il nostro modello è guardato con interesse a livello internazionale". Un progetto nato subito dopo l’elezione, realizzato grazie alla collaborazione tra Fifa, Figc e Divisione Calcio a 5, che ha dato nuova credibilità alla disciplina.
Guardando alla
nuova stagione, che scatterà ufficialmente il
27 settembre, tutti gli occhi sono puntati sulla
Meta Catania, campione d’Italia in carica e decisa a difendere il tricolore. I rossazzurri partono da favoriti d’obbligo dopo aver conquistato
due scudetti consecutivi, un traguardo raggiunto in passato solo da club storici come
Pesaro,
Luparense e
Roma RCB. Il club etneo si è ulteriormente rinforzato per puntare anche alla
Champions League, grazie all’arrivo di giocatori di caratura internazionale come
Drahovsky, oltre a
Sacon e
Brunelli. Ma la concorrenza sarà agguerrita: dall’
Ecocity Genzano di
Colini al nuovo
Napoli di
Ciccio Angelini, passando per la
L84 Torino e la
Feldi Eboli, senza dimenticare la
Roma 1927 e le outsider pronte a sorprendere come
Pirossigeno Cosenza e
Sandro Abate Avellino.
Il cammino verso lo scudetto si preannuncia quindi lungo e complesso:
le prime otto classificate si sfideranno nei playoff che decreteranno la squadra campione. Un format che garantisce
spettacolo e incertezza fino al 1° giugno, data in cui si assegnerà il titolo.
La missione futura Castiglia guarda però oltre il presente. Tra le novità della nuova stagione c’è
l’evento Play, che si terrà il
14 settembre a
Coverciano, un luogo simbolo dello sport italiano. Durante l’intervista, il presidente ha anche presentato il
nuovo pallone ufficiale, brandizzato
Munich, il primo completamente personalizzato per il futsal italiano, sia maschile che femminile: "
Dà un’identità al nostro sport — afferma con orgoglio —
e testimonia la crescita che stiamo vivendo".
L’intervista si chiude con una promessa che sa di sogno:
organizzare in Italia un grande evento internazionale. Un traguardo ambizioso che, se raggiunto, rappresenterebbe la consacrazione definitiva di un movimento che, come ricorda Castiglia, "
ha ancora il meglio da mostrare".