Foggia, la mente al Catania e lo sguardo al mercato
20-08-2025 18:47 -
Autore: Redazione
Il campionato è ormai alle porte e per il Foggia il debutto non sarà dei più semplici: domenica prossima i rossoneri faranno visita al Catania, una delle corazzate del girone C. Una sfida subito impegnativa per la squadra guidata da Delio Rossi, che si presenta all’appuntamento con la consapevolezza di dover fronteggiare un avversario ambizioso e ben strutturato, mentre in casa rossonera restano ancora diversi nodi da sciogliere sul fronte mercato.
Le difficoltà di mercato Il tecnico riminese attende rinforzi di categoria per rendere più competitiva la rosa. Nel frattempo è sfumato l’ingaggio di Antonio Borgia, centrocampista foggiano classe ’99, reduce dall’esperienza con il Montevarchi in Serie D: dopo un periodo di prova a Trinitapoli, non è stato ritenuto funzionale al progetto e il suo tesseramento non andrà in porto.
Il direttore sportivo Carlo Musa sta lavorando per accontentare le richieste dell’allenatore, ma le trattative si rivelano complicate. Tra i profili seguiti ci sono Marco Toscano, in uscita dall’Avellino ma richiesto anche dalla Casertana, ed Eric Lanini, attaccante lo scorso anno al Benevento, che però ha attirato l’interesse di più società rendendo l’operazione tutt’altro che semplice.
Sul fronte uscite resta aperto il caso di Simone Tascone: il centrocampista è nel mirino del Gubbio e, più timidamente, della Salernitana. Nelle ultime ore, però, anche il Catania avrebbe manifestato interesse per il giocatore, aggiungendo un ulteriore elemento di intreccio alla sfida imminente.
In attesa di sviluppi dal mercato, Rossi si concentra sugli uomini già a disposizione per preparare la sfida del “Massimino”. L’obiettivo sarà limitare la forza del Catania, formazione che parte con grandi ambizioni e che davanti al proprio pubblico cercherà di imporre subito la propria legge.
Per il Foggia, dunque, la trasferta in Sicilia rappresenterà un banco di prova importante: testare la propria tenuta contro un avversario di livello e allo stesso tempo iniziare a costruire quell’identità di squadra che Rossi invoca sin dal ritiro.