La sensazione è che tra Catania e Salernitana non si giochi più soltanto sul campo. Dopo le scaramucce di mercato della scorsa finestra estiva, con più di un obiettivo finito al centro di incroci e sorpassi tra i due club, oggi è arrivato il primo colpo capace di riaprire la partita anche sul fronte invernale: i granata hanno annunciato l’ingaggio di Gianluca Longobardi, esterno difensivo rimasto svincolato dopo il fallimento del Rimini e accostato anche al Catania. Una mossa che ha il sapore del duello vinto da Faggiano su Pastore e che rischia di essere solo l’antipasto di una sessione di mercato destinata a trasformarsi in una sfida nella sfida tra i due direttori sportivi.
Perso Longobardi, il Catania non ha intenzione di farsi trovare nuovamente spiazzato. E così, quasi in automatico, i riflettori si spostano su un altro nome caldo: quello di Giovanni Bruzzaniti, ala sinistra del Pineto, classe 2000, che sta vivendo una stagione da protagonista assoluto. Fin qui in campionato ha già collezionato 15 presenze con 7 gol e 7 assist, numeri che parlano da soli e che basterebbero da soli a spiegare perché mezza categoria abbia cominciato a informarsi sulle sue condizioni.
Il profilo del calabrese, nato a Melito di Porto Salvo e cresciuto calcisticamente tra Gozzano, Pro Vercelli e Crotone prima dell’approdo in Abruzzo, è quello dell’esterno moderno: rapido, tecnico, capace di giocare largo a sinistra pur essendo destro naturale, con grande facilità nella conduzione palla al piede e un istinto spiccato nel tagliare verso la porta. Le sue qualità lo rendono pericoloso sia quando punta il diretto avversario, sia quando si accentra per diventare un vero e proprio finalizzatore, come dimostrano reti e assist messi insieme in pochi mesi.
Per il Catania, che sta cercando di alzare il livello sugli esterni offensivi e dare più imprevedibilità alla manovra, Bruzzaniti rappresenterebbe un innesto di qualità e di prospettiva, specie dopo l'infortunio di Cicerelli che lo vedrà lontano dal rettangolo verde per diversi mesi. Potrebbe garantire profondità, strappi in transizione, capacità di risolvere le partite anche con una giocata individuale. In un sistema che fa largo uso delle corsie laterali e che punta su aggressività e ritmo, un profilo del genere si integrerebbe con naturalezza, dando a Toscano un’arma diversa rispetto a quelle già in rosa.
Ma è qui che la trama si complica, perché sul ragazzo non ci sarebbe solo il Catania. Secondo le prime indiscrezioni, anche la Salernitana avrebbe messo gli occhi su Bruzzaniti, pronto a inserirsi nella corsa a un esterno che, con quei numeri, fa gola a chiunque. Il rischio concreto è che ogni mossa diventi un messaggio, ogni offerta una risposta incrociata tra Faggiano e Pastore, con Bruzzaniti al centro di un vero e proprio triangolo di mercato.
La sensazione è che stavolta il Catania non voglia limitarsi al ruolo di comprimario. L’aver visto sfumare Longobardi in favore dei granata in poche ore brucia, eccome, soprattutto perché si trattava di un’occasione a costo zero in un ruolo considerato strategico. Per evitare un bis, serviranno tempismo e decisione: arrivare prima degli altri, costruire un progetto convincente per il giocatore, far leva su minutaggio, centralità tecnica e prospettiva di crescita in un ambiente caldo ma allo stesso tempo stimolante.
Dall’altra parte, la Salernitana sa che un colpo come Bruzzaniti sarebbe perfetto anche per rilanciare la propria immagine dopo settimane complesse, con risultati altalenanti e una piazza che pretende risposte. Per l’ala del Pineto, che si sta imponendo come uno dei giocatori più produttivi del girone, la prossima finestra può diventare l’occasione della svolta: scegliere il progetto giusto, l’allenatore che più può valorizzarlo, la piazza capace di sostenerlo senza bruciarlo.