Bruno difende Porro dopo Arezzo-Latina: dichiarazioni che dividono

27-11-2025 10:42 -

Autore: Redazione

La qualificazione del Latina al turno successivo della Coppa Italia di Serie C arriva attraverso un finale surreale ad Arezzo. A deciderla è Mattia Porro, esterno di ruolo, che si è ritrovato tra i pali dopo l’espulsione del portiere titolare Matteo Basti, colpevole di un’uscita sbagliata che ha travolto Varela nei minuti finali. Dal dischetto, Porro ha neutralizzato il rigore di Righetti e consegnato ai nerazzurri una vittoria imprevedibile.

Nel post-partita il tecnico Alessandro Bruno ha esaltato la disponibilità e la forza di volontà del suo giocatore, raccontando come Porro abbia chiesto personalmente di mettersi in porta nei minuti decisivi. Ma dalle sue parole è emerso molto di più della sola cronaca della gara.

Bruno ha infatti richiamato la “settimana particolare” vissuta da Porro dopo il durissimo intervento su Cicerelli nella sfida di campionato al Massimino. Un fallo al primo minuto che ha causato al numero 10 del Catania la rottura del malleolo e mesi di stop forzato. Un episodio mai seguito, né dal Latina né dal calciatore, da un messaggio di scuse o di vicinanza.

Le parole del tecnico, anziché evidenziare la gravità dell’accaduto o esprimere solidarietà verso l’infortunato, hanno assunto un tenore che ha fatto storcere il naso a molti. Rivolgendosi ai giornalisti, Bruno ha dichiarato: “Sono contento anche per lui, perché questa è stata una settimana molto particolare in virtù del fatto che domenica c’è stato un duro scontro di gioco con Cicerelli. È un ragazzo perbene, ci è rimasto male per tutte le offese ricevute sui social. Vero, ha fatto un’entrata dura ma è sempre un ragazzo molto educato. Questa piccola gioia se la merita perché ha passato una settimana molto difficile”.

Un passaggio che, inevitabilmente, sposta la narrazione. Da un lato c’è un giocatore — Cicerelli — che sarà lontano dal campo per mesi, vittima di un intervento tanto violento quanto evitabile. Dall’altro chi quell’intervento lo ha commesso, ora elevato quasi a figura meritevole di empatia per il clamore mediatico seguito al fallo.

Il Latina festeggia una qualificazione importante, ma le parole del suo allenatore lasciano l’impressione di un racconto sbilanciato. E continuano a mancare proprio quelle parole che, in casi come questo, dovrebbero arrivare per prime: quelle rivolte a chi è stato colpito, non a chi ha colpito.