Il Cus Catania Rugby si prepara a tornare in campo dopo una lunga pausa che ha interrotto il ritmo del campionato per lasciare spazio alle “Autumn Nations Series”. Una sosta particolare, arrivata subito dopo un momento storico per la società: la premiazione ufficiale da parte della Federazione Italiana Rugby, con la consegna del prestigioso Cap tricolore e azzurro riportante l’anno di affiliazione, un riconoscimento che celebra la tradizione e la solidità del club universitario.
Archiviati gli applausi, per la squadra di coach Luca Mammana è tempo di pensare esclusivamente al campo e di lasciarsi alle spalle la sconfitta dello scorso 2 novembre nel derby contro il Messina Rugby. Un passo falso che i rossazzurri vogliono subito riscattare domenica alle 14:30, quando alla Cittadella arriverà il Primavera Rugby, formazione romana che precede in classifica i cussini di appena un punto.
I laziali si presentano con numeri che raccontano bene la loro identità: un attacco prolifico, capace di segnare 113 punti in questo avvio di stagione, ma una difesa che ha evidenziato più di una crepa, avendo incassato già 68 punti. Statistiche che possono creare una partita aperta e imprevedibile, ma che allo stesso tempo dicono molto anche dei punti di forza degli etnei.
Il Cus Catania, infatti, ha costruito il proprio avvio di stagione su una struttura solida ed equilibrata: 70 punti realizzati nelle sfide con Nuovo Salario, Tigri Bari e Messina, a fronte di appena 39 subiti. Un dato che conferma la grande disciplina difensiva degli uomini di Mammana, capaci di mantenere compattezza e ordine nei momenti più delicati della partita.
La sfida di domenica assume così un valore doppio: da un lato rappresenta un banco di prova importante per misurare le ambizioni stagionali del Cus, dall’altro un’occasione per lanciare un segnale forte alle dirette concorrenti. Certo è che il gruppo rossazzurro arriva motivato, consapevole delle proprie qualità e fiducioso di poter riprendere il proprio cammino con un risultato positivo.
La pausa è finita: ora parla il campo. E per il Cus Catania Rugby è il momento di trasformare il riconoscimento ricevuto dalla FIR in nuovo entusiasmo e nuovi punti in classifica.