Un incontro semplice, informale, ma dal forte valore simbolico. Nella sede del Catania si è svolto un momento conviviale che ha riunito la prima squadra, lo staff tecnico guidato da Mimmo Toscano, la dirigenza e tutte le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano per sostenere il progetto rossazzurro. A fare gli onori di casa è stato il patron Ross Pelligra, che ha voluto ribadire – proprio attraverso questo incontro – quanto sia fondamentale la compattezza di tutto l’ambiente per affrontare la fase cruciale della stagione.
L’appuntamento non aveva una scaletta né protocolli rigidi: è stato un momento pensato per ritrovarsi, parlarsi, rinsaldare i legami. Un’occasione per ricordare, lontano dai riflettori del campo, quali siano gli obiettivi comuni e quale spirito serva per raggiungerli. Pelligra lo ha sottolineato con parole semplici ma efficaci, rivolgendosi a calciatori, staff e dipendenti del club.
"La crescita presuppone la capacità di superare difficoltà e ostacoli – ha affermato il patron – e questa capacità diventa più forte se il gruppo si rende sempre più simile a una famiglia. Grazie per il vostro lavoro. Dobbiamo riuscire a dare sempre di più per i nostri tifosi, per ottenere quello che la città merita e noi meritiamo".
Parole che riecheggiano un concetto chiaro: il Catania non può prescindere dall’unità. Non nei momenti difficili, non quando la pressione aumenta, non quando il percorso sportivo richiede compattezza. L’idea della squadra come famiglia, tanto cara a Pelligra fin dal suo arrivo in città, non è un semplice slogan ma un indirizzo culturale, un modo di vivere il club e di sentirsi parte di un progetto più grande.
La presenza congiunta di tutte le componenti societarie ha dato un ulteriore segnale di solidità interna. La dirigenza, rappresentata anche dal management operativo del club, ha ascoltato il messaggio del patron insieme ai giocatori, in un clima informale ma sinceramente partecipato. Lo stesso Toscano ha condiviso con i presenti alcune riflessioni sull’importanza del lavoro quotidiano e della coesione nei momenti chiave.
Sul piano simbolico, la scelta di un incontro conviviale vale quasi quanto un discorso ufficiale: significa abbattere le distanze, far sentire ogni componente del club parte essenziale della stessa missione. Significa anche ricordare che la spinta finale, quella determinante, arriva spesso dalla qualità delle relazioni interne, non solo dalla preparazione tattica.
Il riferimento ai tifosi, parte integrante del progetto rossazzurro, completa il quadro. Pelligra ha voluto ribadirlo con forza: il legame con la città e il suo popolo rimane la bussola che orienta ogni passo, dalla programmazione societaria alle scelte sportive. Dare di più per loro significa impegnarsi a far crescere un’identità competitiva e ambiziosa, con la consapevolezza delle responsabilità che un club come il Catania porta con sé.
In un ambiente calcistico spesso dominato da frenesia, risultati immediati e pressioni costanti, momenti come questo servono a riallineare cuore e testa. Il Catania riparte da qui, da un pranzo condiviso e da un messaggio semplice: solo uniti, davvero uniti, si può raggiungere ciò che la città sogna e ciò che la società ritiene alla propria portata.
Un gesto piccolo, dunque, ma dal significato grande. Il tipo di gesto che, nel calcio, può fare la differenza.