Il Catania continua a mostrare un doppio volto che caratterizza in modo netto la sua stagione: una squadra che in casa si trasforma, che domina, che convince, e che lontano dal “Massimino” fatica a mantenere lo stesso passo. Lo certificano i dati riportati da La Sicilia: sette gare interne senza subire gol e con 19 punti raccolti, a fronte degli otto messi insieme fuori casa, con un andamento molto più discontinuo. Questa forbice tra le due versioni dei rossazzurri è oggi il nodo principale che Mimmo Toscano deve sciogliere per restituire continuità al cammino della sua squadra.
Il ko di Casarano è soltanto l’ultimo episodio di una serie di trasferte complicate, nelle quali pesano fattori tecnici, ambientali e perfino emotivi. Campi più stretti, tifoserie avversarie particolarmente calde, qualche episodio arbitrale che non ha agevolato il gruppo, e una tenuta mentale non sempre impeccabile hanno finito per generare un rendimento altalenante. La sfida contro il Latina diventa così un passaggio obbligato per riallineare le ambizioni del club alla realtà del campo, recuperare autostima e ribadire, almeno tra le mura amiche, quella solidità che è stata fin qui la garanzia del percorso rossazzurro.
L’allenatore dovrà però fare i conti con un’emergenza difensiva non trascurabile. Alle squalifiche di Quaini e Ierardi si è aggiunto lo stop di Pieraccini, fermato da una lesione al flessore della coscia destra che lo terrà fuori a tempo non ancora precisato. Toscano sarà costretto a ridisegnare il reparto arretrato, affidandosi alle gerarchie rimaste intatte: Dini a difesa della porta, Di Gennaro come riferimento centrale, Celli a completare la linea. Il dubbio resta a destra. In mezzo al campo potrebbe tornare Corbari, la cui affidabilità non è mai stata in discussione nonostante la lunga assenza dall’undici iniziale.
Più intricata la situazione negli ultimi venti metri. Il tecnico punta a confermare dal primo minuto di Cicerelli, mentre in avanti resta aperta la scelta tra Rolfini e Forte, con quest’ultimo che potrebbe beneficiare di una fiducia maggiore per ritrovare ritmo e presenza in area. Non si escludono soluzioni alternative, come l’impiego di Lunetta o l’inserimento a gara in corso di elementi come D’Ausilio, Stoppa o Jimenez, opzioni utili per spezzare l’equilibrio contro un Latina che, come spesso accade al “Massimino”, si troverà a fare i conti con un ambiente che vale un vantaggio aggiuntivo.
Lo stadio sarà infatti ancora una volta un fattore. La presenza annunciata di Ross Pelligra in tribuna, insieme al sostegno costante dei tifosi, promette un’altra serata di forte identità e appartenenza, elementi che hanno spinto il Catania a rendere il proprio impianto un autentico fortino. Non è un caso che qui la squadra abbia costruito la parte più consistente del suo percorso.
Nel frattempo, la proprietà ha compiuto un passo significativo verso il futuro del club. La visita ufficiale di Pelligra, Grella e una delegazione societaria a Torre del Grifo, autorizzata dall’autorità giudiziaria, rappresenta il primo contatto diretto con un centro sportivo che potrà diventare il cuore del progetto tecnico rossazzurro. Un sopralluogo durato circa due ore, utile per prendere conoscenza degli spazi e iniziare a immaginare il prossimo capitolo della crescita del Catania.